Ambiente e sostenibilità, ecco le società benefit: “Oltre al profitto aiutiamo il Pianeta!”

Molte grandi aziende lo hanno già scelto come modello societario e mai come nell’ultimo periodo stanno proliferando: sono le società benefit, compagnie che mirano sì al profitto ma che perseguono oltre al lucro anche lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e la biosfera. Milano in Italia è la culla di questi progetti, a cominciare da Piantando, una start up che cerca di promuovere progetti con finalità ambientali.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Francesco Li Volti 12 Novembre 2020

Al di là del profitto, il bene comune. È questo l’obiettivo delle società benefit che dal 2016 hanno messo piede in Italia, diffondendosi a macchia d'olio su tutto il territorio nazionale. Nella maggior parte dei casi si tratta di realtà nate dopo l’entrata in vigore della legge che ne ha consentito l'introduzione. A loro si sono accodate società for profit già attive che hanno adottato la forma giuridica “benefit”, modificando il loro oggetto sociale dichiarando che, oltre agli obiettivi di profitto, perseguiranno lo scopo di avere un impatto positivo sul pianeta.

Ad oggi se ne contano più di 500 e appartengono ai più disparati settori: dalle imprese di costruzione aderenti alla sostenibilità sociale come "I.CO.P", fino alle società che offrono assistenza tecnico-legale alle famiglie in difficoltà. È il caso di "Esdebitami Retake", che in 2 anni di attività ha già assistito più di 1.500 clienti che avevano difficoltà ad estinguere i propri debiti lanciando campagne di crowfunding.

Gli Stati Uniti guidano la classifica del numero di queste società, l'Italia si trova al secondo posto ed è la leader europea in assoluto. Dopo di noi solo la Scozia.

Ed è Milano a cavalcare l'onda del successo di questa forma societaria. È qui, infatti, che sono nate numerose start up che hanno l'obiettivo di aiutare la Terra. Tra queste c’è Piantando, un'azienda con una mission tutta verde: concretizzare iniziative ecosostenibili a livello globale, "una pianta alla volta", aiutando altri progetti che hanno a cuore la sostenibilità ambientale.

Nata nel 2019 dall’intuizione di Andrea Evangelista (che dopo essere stato in Cile ha portato con sé un seme di avocado) e la collega Chiara Riente, la società Piantando ha l'obbiettivo di fare da sponda per realizzare progetti di salvaguardia del pianeta e che al contempo abbiano un forte impatto sociale. Il business è molto semplice: basta comprare una piantina grassa piantata in un vaso di ceramica (fatto e dipinto a mano in Italia) e parte del ricavato permetterà ad alcune associazioni di piantare alberi dall'altra parte del mondo. Una piantina che funga quindi da simbolo per la realizzazione del progetto.

L'Italia è stato uno dei primi Paesi al mondo ad adottare questo tipo di società: già dal 2016 si contavano un centinaio di imprese di questo tipo

"Il nostro fine ultimo non è il profitto, – ha spiegato Evangelista, presidente di Piantando – ma dare respiro e fondi per costruire progetti che ci stanno a cuore. In base al nostro assetto societario nessun investitore potrà mai pretendere un cambio strategico della società verso il profitto a scapito dell’impegno sociale ambientale, perché siamo tutelati dalla legge. La società benefit è una tutela legale per i valori che abbiamo. È un ecosistema che tiene conto del fatto di costruire qualcosa di positivo per il pianeta e per le persone, oltre che distribuire dividendi."

Non solo. "La nostra start up si occupa di dimostrare la concretezza dei nostri progetti, – continua il giovane imprenditore – quindi di ottenere dei dati e metterli a disposizione delle persone per poter misurare concretamente l’impatto di un progetto in maniera trasparente."

Il compito di Piantando, dunque, non è quello di fare semplice beneficenza, ma di selezionare un progetto e fare in modo che abbia il maggiore impatto possibile, rispettando gli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’Onu. Uno su tutti: "Il pozzo dei desideri", la cui missione è quella di portare acqua potabile alla comunità del Malawi, costruendo nuovi pozzi. Quest’anno ne è stato costruito uno grazie alla società italiana.

Un altro progetto si chiama "L’isola di Amantani" con l’intento di garantire cure mediche preventive e medicinali agli abitanti dell’isola peruviana. Piantando contribuisce direttamente all’invio di spedizioni mediche, consentendo ai cittadini più bisognosi di ricevere gratuitamente visite e cure mediche. Nel 2020, finora, sono partite 3 spedizioni, con una quarta pronta a partire.

"La società benefit ha un fine sociale oltre che di rendimento, – aggiunge Stefano Lisi, finanziatore del progetto – non si tratta di organizzazioni non governative o associazioni di beneficenza: una società benefit deve fare utili, perché questo le consente di crescere, prendere più persone e fare progetti sempre più grandi".

Per anni siamo stati abituati a concepire le società e le varie imprese come fini a sé stesse. Ma con l’introduzione di questa forma societaria qualcosa è cambiato. In casi come questi, infatti, a usufruire dei vantaggi non è solo la società stessa ma tutto ciò che la circonda: dai dipendenti, alle comunità in cui operano, fino all’ambiente.

L'Italia è uno dei primi paesi europei ad aver adottato questa qualifica e il fenomeno ormai dilagante, grazie soprattutto al maggior interesse dell'opinione pubblica su questi temi, sta contribuendo a svecchiare il modello societario preesistente.