Anagrafe apistica nazionale: cos’è e come iscriversi

Registrarsi è un obbligo. Il censimento degli apicoltori italiani è una prassi che va fatta e ora che le api stanno vivendo un momento così instabile, è ancor più importante che anche tu faccia la tua parte. Hai tempo fino al 31 dicembre per registrare i tuoi dati alla Banca dati dell’Anagrafe apistica nazionale, la cosiddetta Bda.
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Francesco Li Volti 10 Novembre 2020

Ci risiamo, apicoltori italiani, è arrivato il momento del censimento. Ci vorrà poco tempo, tranquillo, per aggiornare i tuoi dati all'interno del sistema. Possedere un allevamento di api significa anche questo, seguire degli iter burocratici che, in un modo o nell'altro, tocca seguire a tutti.

Come ti avevamo già detto, il periodo che stanno vivendo le api è particolarmente delicato. Questi insetti impollinatori stanno attraversando una fase difficile per svariati motivi. Ecco perché è fondamentale che anche tu registri la consistenza del tuo allevamento, così da poter avere un'idea chiara sulla situazione italiana.

Cos'è

La denuncia serve a far conoscere alle autorità competenti, cioè al ministero della Salute e al Mipaaft, il numero degli alveari allevati in Italia, la loro posizione, la sottospecie di ape allevata, il tipo di conduzione, se convenzionale o biologica, se destinato alla commercializzazione o per autoconsumo. La denuncia è obbligatoria per tutti coloro che possiedono anche un solo alveare, anche per hobby, o per l'autoconsumo del miele, o per altri motivi, ad esempio per fini didattici o commerciali.

Iscrizione

La denuncia può essere fatta autonomamente, tramite il portale della Banca dati dell'Anagrafe apistica nazionale, la cosiddetta Bda, registrandoti al sito, o attraverso le associazioni apistiche, che in molti casi sbrigano la pratica anche gratuitamente.

L'iscrizione deve essere fatta dal proprietario degli alveari. Ci sono 3 diverse possibilità per poter effettuare la registrazione:

  • Delegando la propria associazione o altra persona
  • Registrandosi in maniera autonoma sul portale dedicato
  • Recandosi all’Asl di competenza

Per poter effettuare la registrazione ti basterà cliccare qui ed effettuare l’inserimento dei dati richiesti per ottenere un account temporaneo (il pin sarà inviato dal sistema tramite mail).

Con l'account temporaneo è possibile accedere alla Bda, registrare la propria attività apistica e indicare un eventuale persona delegata a gestire le proprie attività nella Bda.

Cartello identificativo

Tra gli obblighi a cui devi attenerti c'è anche quello di esporre il famoso cartello identificativo. Ma che cos'è questo oggetto misterioso? Se ancora non lo sai, si tratta di un cartello che dovrai procurarti a tue spese, delle dimensioni di un foglio A4, con sfondo bianco, riportante la scritta in nero "anagrafe apistica nazionale – decreto ministeriale 4 dicembre 2009” e il tuo codice identificativo univoco. Tutti hanno la responsabilità di apporre questo cartello identificativo in un luogo visibile, vicino all'apiario. Se non lo esponi, molto probabilmente avrai qualche problema con la giustizia.

Censimento

Come ogni anno il periodo è lo stesso: dal primo novembre al 31 dicembre dovrai denunciare alla Bda, il numero degli alveari, la loro posizione, la sottospecie e il tipo di conduzione e, dallo scorso anno, anche la mieleria (se la possiedi), ovvero un locale per l'estrazione e o il confezionamento del miele.

Una novità apparsa a metà novembre e che ha portato alle proteste di alcune associazioni apistiche, prima tra tutte la Fai, Federazione degli apicoltori italiani, che ha scritto ai ministeri competenti contestando il fatto che la novità non sia stata preventivamente comunicata né tanto meno concordata con le rappresentanze del mondo apistico.

Sanzioni

In Italia il 30% degli apicoltori non si registra alla Bdn e per questo sono state introdotte delle sanzioni per i soggetti che non si attengono alla normativa nazionale. Come è scritto sul decreto del ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali del 4 dicembre 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 93 del 22 aprile 2010, chiunque non si iscriva al censimento, dovrà attenersi al pagamento di una multa, che potrà variare da 1.000 euro a 4.000 euro.