Anche in Belgio arriva la settimana lavorativa di 4 giorni (ma non diminuiscono le ore)

Con la riforma del lavoro appena approvata, in Belgio i lavoratori potranno passare dalla tradizionale settimana lavorativa di 5 giorni a quella più corta di 4. Un periodo di prova di 6 mesi permetterà di “capire” se sia meglio lavorare più ore al giorno, meno giorni alla settimana o mantenere le vecchie abitudini.
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Gaia Cortese 18 Febbraio 2022

Saresti disposto a lavorare meno giorni alla settimana, ma più ore al giorno? Non sono pochi a chiederselo da quando lo scorso 15 febbraio, in occasione della conferenza stampa sul mercato del lavoro, il primo ministro belga Alexander De Croo, ha annunciato che i tradizionali cinque giorni lavorativi potranno diventare quattro, senza tuttavia che le 38 ore di lavoro già previste vengano ridotte.

I dipendenti potranno decidere quale sia la scelta migliore con un periodo di prova di sei mesi, così da valutare se sia meglio lavorare solo quattro giorni alla settimana, ma più ore al giorno, o mantenere la tradizionale settimana lavorativa di cinque giorni.

Cosa prevede la riforma

La settimana lavorativa più corta non è l’unico provvedimento preso dal governo belga. Il pacchetto di riforme del lavoro, infatti, include anche il diritto alla disconnessione al termine dell’orario previsto di servizio, il diritto alla formazione, una protezione dei lavoratori delle piattaforme digitali, un maggiore equilibrio tra vita professionale e privata e infine, diverse misure di rafforzamento dell’occupazione.

"L’obiettivo è dare alle persone e alle aziende più libertà di organizzare il proprio orario di lavoro"

Alexander De Croo, Primo Ministro belga

Il diritto alla formazione ha lo scopo di far fruttare le competenze dei lavoratori  in tutte le aziende con più di venti dipendenti, mentre la tutela dei lavoratori delle piattaforme digitali (per esempio Uber, Deliveroo, etc.), prevede che i dipendenti possano godere di una protezione legale più forte e avere diritto all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.

Le riforme del lavoro appena approvate in Belgio hanno anche lo scopo di sostenere le famiglie e la genitorialità, oltre l’ambizioso obiettivo di raggiungere un tasso di occupazione nel Paese dell’80% entro il 2030, rispetto al l'attuale 71%.

Le riforme in altri Paesi

Con questa maxi riforma, il Belgio si accoda a una discreta lista di Paesi che hanno già adottato la "settimana lavorativa più corta".

Tra il 2015 e il 2019 in Islanda è stata sperimentata la settimana lavorativa di quattro giorni e il test è stato valutato come un “successo travolgente”: a fronte della riduzione di orario dei lavoratori, non ci sono stati cali nella produttività, anzi. Nella maggior parte dei casi  quest'ultima è addirittura migliorata.

In Scozia, per esempio, i lavoratori avranno presto diritto ad un orario ridotto del 20 per cento, senza subire alcuna perdita di compenso, mentre in Spagna il governo ha accettato di non toccare i compensi dei lavoratori proponendo una settimana lavorativa di 32 ore per il periodo di tre anni.

Anche il Giappone, uno dei Paesi più stacanovisti che si conosca al mondo, ha intenzione di seguire l’esempio della Spagna e di valutare l’implementazione di una settimana lavorativa di quattro giorni.