Torschlusspanik, la paura di non aver tempo per realizzare i propri sogni

Il tempo che passa può causare ansia, perché si ha la sensazione che certi desideri finiscano automaticamente nel cassetto dei “non realizzati”. Questa preoccupazione in tedesco si dice Torschlusspanik, una parola che non si può tradurre in italiano.
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Valentina Rorato 26 Ottobre 2024

La parola "Torschlusspanik" è composta da: das Tor (il cancello), der Schluss (la fine), die Panik (il panico). Ora, potresti chiederti cosa vorrebbero dirti i tedeschi con questa parola e cosa possono significare insieme cancello, fine e panico? In realtà è moto semplice, perché indica la paura che il cancello si chiuda. "Il cancello" è una metafora e descrive la paura di perdersi qualcosa perché si sta esaurendo il tempo. Potrebbero essere opportunità di carriera, trovare un partner o avere figli. Lo si può applicare a qualsiasi sogno o desiderio.

L'artista sudafricano William Kentridge la definisce come “il panico di chiudere le porte. La paura di aprire una porta piuttosto che un'altra, e sentirla sbattere dietro di te, una volta presa la tua decisione; ma forse quella decisione è quella sbagliata; quindi, preferiresti rimanere paralizzato di fronte a tre porte per evitare di prenderla”.

I tedeschi associano il Torschlusspanik al passare del tempo: una crisi di mezza età, un orologio biologico che ticchetta, una carriera stagnante. Abbiamo tutti provato questa paura, che non è per forza legata all'età adulta. Abbiamo voluto tutti essere invitati alla festa dei ragazzi più cool o raggiungere la gloria nello sport più amato.

Per alcune persone il pensiero di dover fare una scelta è ancora più spaventoso della prospettiva di restare indietro. Non è un caso che in tutte le lingue proliferino espressioni per il rammarico di aver scelto male. In italiano per esempio, possiamo associare l'evento a erba più verde, strade non prese, stare seduti su una staccionata e così via.

Possiamo trovare le radici di questa parola nel Medioevo. A quei tempi, se non riuscivi ad entrare nelle mura della città prima che le porte si chiudessero, eri esposto a criminali, ladri e aggressori che poteva assediare e conquistare il castello. Di conseguenza, le persone erano in preda al panico per non aver rispettato l'orario di chiusura ed erano terrorizzate dalle conseguenze.