
I baccelli dell’anice stellato sono molto belli e caratteristici. Spesso sono usati, infatti, per decorare i pot-pourri o per profumare le tisane. L'anice stellato è una spezia ottenuta dal frutto dell'albero sempreverde cinese Illicium verum e vanta numerosi usi in cucina. Non dovresti, però, sottovalutare le proprietà e i rischi per la salute.
L'anice stellato prende il nome dai suoi baccelli a forma di stella da cui vengono raccolti i semi della spezia e ha un sapore che ricorda molto la liquirizia. La pianta da cui provengono queste simpatiche stelline è il sempreverde Illicium verum. L'albero è originario della Cina meridionale e del Vietnam settentrionale, dove il suo frutto è ampiamente utilizzato nella cucina regionale. La spezia fu introdotta per la prima volta in Europa nel XVII secolo e usata intera, in polvere o estratta in un olio.
La pianta è caratterizzata da foglie verde oliva a forma di lancia e fiori gialli morbidi a forma di coppa. Le foglie profumano di liquirizia quando vengono schiacciate ma non sono la parte dell'albero usata in cucina. Il frutto è a forma di stella (da cui prende il nome), verde quando è immaturo e marrone e legnoso quando è pronto. È composto da 6 a 8 carpelli, ognuno dei quali contiene un seme. I frutti vengono raccolti quando sono ancora verdi ed essiccati al sole. A causa delle somiglianze nel loro sapore e nel loro nome, l'anice stellato viene spesso confuso con l'anice, sebbene le due spezie non siano correlate.
I valori nutrizionali dell’anice stellato sono dei parametri che si utilizzano poco in campo alimentare, anche perché come spezia la quantità che puoi aggiungere in cucina è davvero limitata. Di seguito trovi i dati relativi a 100 grammi di prodotto.
Dai frutti dell’anice stellato si ottiene un olio essenziale caratterizzato dalla presenza del principio attivo anetolo.
Si sa che l’anice stellato abbia numerose proprietà per la salute, ma sono difficili da stimare concretamente perché non ci sono parametri precisi sulla concentrazione di vitamine e minerali. E considerate le piccole quantità utilizzate in cucina, il valore nutrizionale potrebbe essere poco significativo. Tuttavia, è una fonte interessante di diversi composti bioattivi, che contribuiscono alla buona salute. Quali sono? Contiene anetolo, quercetina, acido gallico, limonene e acido shikimico. Questi composti hanno proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antimicrobiche. Per quanto riguarda l’anetolo, che è responsabile del sapore della spezia, si sa che ha potenti benefici antimicotici.
L'anice stellato cinese puro è generalmente riconosciuto come sicuro per la maggior parte delle persone. È bene, comunque, ricordare che esistono delle controindicazioni. Prima di tutto va evitato in caso di allergie. E poi ricordiamo che è uno “stretto parente” dell'anice stellato giapponese, che è tossico perché contiene potenti neurotossine che possono portare a gravi sintomi fisici, tra cui convulsioni, allucinazioni e nausea.
L'anice stellato giapponese sembra quasi identico alla sua controparte cinese e si è scoperto che alcune fonti disponibili in commercio di anice stellato cinese sono mescolate con la spezia giapponese. Ne consegue che è molto importante fare attenzione a ciò che si compra, evitando quindi prodotti contaminati e leggendo molto bene le etichette.
Ciò che caratterizza maggiormente l’anice stellato è il sapore, che ricorda la liquirizia, ed è simile a quello dell’anice e del finocchio. Si abbina molto bene ad altre spezie, come il coriandolo, la cannella, il cardamomo e i chiodi di garofano. Viene spesso utilizzato nella cucina classica cinese, vietnamita, indiana e mediorientale, soprattutto come esaltatore di sapidità in brodi, zuppe e curry. Può, però, essere aggiunto a dessert, come dolci, torte, muffin o per dare profumo alla frutta (in modo particolare alla macedonia) e ai tuoi infusi.