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Botti di Capodanno 2024: le città italiane che hanno detto no e i rischi per ambiente e salute

Non solo rischi per la salute dell’uomo ma anche per quella di animali e ambiente. I botti per questo Capodanno 2024 sono vietati in molte città italiane e altrettante sono quelle che ne sconsigliano l’utilizzo. Vediamo quali sono e in cosa consistono concretamente i rischi.
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Evelyn Novello 27 Dicembre 2023

Non sarà un Capodanno col botto quello di alcune città italiane che hanno vietato i fuochi d'artificio e altro materiale pirotecnico nelle giornate a cavallo tra il 2023 e il 2024. In qualche caso non si tratta di una novità perché le amministrazioni avevano preso questa decisione già negli scorsi anni e i motivi, come puoi intuire, sono di sicurezza. Se diamo un'occhiata ai dati emanati dalla Polizia di Stato, vediamo che durante i festeggiamenti di Capodanno 2023, i feriti gravi (con prognosi superiore ai 40 giorni) sono diminuiti rispetto all'anno precedente passando da 14 a 11, ma guardando al numero complessivo di feriti, 180 di cui 48 ricoverati, si è registrato un incremento rispetto al 2022 in cui i feriti erano 124 di cui 31 ricoverati. Gli incidenti più comuni sono stati lesioni alle mani con amputazione delle dita ma i botti sono un pericolo non da poco anche per gli animali domestici e selvatici che rischiano di perdere la vita per la paura.

Ma sai quali sono gli effetti negativi dei botti di Capodanno sull'ambiente? La Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) ha ricordato che "durante tutto l’anno i fuochi d’artificio sono responsabili di circa il 6% del Pm10 presente nelle città italiane, ma nella sola notte di Capodanno le polveri sottili registrano un incremento abnorme, raggiungendo valori medi su 24 ore quasi tripli rispetto al normale limite giornaliero, fissato a 50 microgrammi per metro cubo, e un livello pari a 1.000 microgrammi per metro cubo nella prima ora dopo la mezzanotte (con un aumento del 1.900% rispetto ai valori massimi di legge)".

Se analizzi questi dati puoi capire che, in effetti, vietare i botti sia una scelta responsabile per la salute di tutti, persone, animali e ambiente. Vediamo allora in quali città vige questo divieto per questo Capodanno 2024.

  • Mantova: il divieto di utilizzo di petardi e botti lungo le strade e nei luoghi pubblici è in vigore tutto l'anno perché il regolamento comunale di Polizia Urbana, all’articolo 10, vieta di "gettare oggetti accesi e sparare petardi, o altri simili apparecchi, nelle strade e nei luoghi di passaggio pubblico". La sanzione è di 150 euro.
  • Verona: l'uso di botti, petardi e fuochi d'artificio è una pratica vietata dall'Art. 30-bis del Regolamento di Polizia Urbana. La norma vige tutto l'anno ma diventa ancora più importante a Capodanno quando si configura il divieto di usare materiale pirotecnico in presenza di persone, animali e luoghi sensibili come ospedali, case di riposo ed aree faunistiche
  • Vicenza: fuochi pirotecnici e botti sono vietati in tutto il comune dal 31 dicembre al 6 gennaio. L'ordinanza firmata anche quest'anno dal sindaco Giacomo Possamai ha vietato questo tipo di celebrazioni in quanto "l'utilizzo di giochi pirotecnici e in particolare lo scoppio di petardi possa avere gravi ripercussioni sulla collettività".
  • Treviso: un'altra città veneta si unisce al divieto dei botti di Capodanno. Il sindaco Mario Conte ha firmato l’ordinanza che vieta, dal 30 dicembre al 7 gennaio, l’accensione e il lancio di fuochi d’artificio, lo sparo di petardi, lo scoppio di mortaretti, razzi ed altri artifici pirotecnici.
  • Sestri Levante: uno dei primi comuni in Liguria ad adottare un'ordinanza che vieta l'utilizzo di botti e fuochi d'artificio durante le festività natalizie e a Capodanno. Il sindaco Francesco Solinas ha firmato un'ordinanza che prevede lo stop dal 23 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024 su tutto il territorio di Sestri Levante. Per i trasgressori sono previste sanzioni amministrative da 25 a 500 euro.
  • Bologna: anche per le festività 2023-2024, il sindaco ha firmato l'ordinanza che vieta lo scoppio di botti e petardi. Dalle ore 12 del 24 dicembre 2023 alle ore 7 del 7 gennaio 2024 sarà vietato far scoppiare botti, petardi e di fuochi di artificio in aree pubbliche e private. Dal divieto sono escluse le persone e le azienda autorizzate alla detenzione di materiale pirotecnico con regolare licenza.
  • Matera: la campagna di sensibilizzazione del Comune di Matera recita "Botti di Capodanno? No grazie". Per scoraggiare il mercato illegale, l'uso non consapevole del materiale esplosivo e per tutelare la salute pubblica e degli animali, il sindaco ha emanato il divieto definito come "un imperativo di civiltà".
  • Bari: il sindaco Antonio Decaro ha emesso due ordinanze che riguardano i divieti di vendita di fuochi d'artificio dal 23 dicembre al 1° gennaio e il rispetto di decoro e sicurezza urbana in occasione delle vigilie di Natale e di Capodanno. la prima ordinanza vieta la vendita, in forma ambulante e non, dal 23 dicembre 2023 e fino a tutto il 1° gennaio 2024 ed è vietato l’utilizzo, al di fuori degli spettacoli autorizzati di professionisti, di ogni tipo di fuoco d’artificio.
  • Gravina: anche quest'anno l'ordinanza emanata vieta l'utilizzo, l'accensione e lo scoppio di alcune categorie di fuochi d'artificio fino al 7 gennaio. La decisione nasce da alcune considerazioni che vanno dal disturbo e turbativa della quiete pubblica al danneggiamento di cose, fino alla lesione procurate agli stessi individui che utilizzano gli spari.

Fonti | Polizia di Stato; Sima