Catturato l’orso M49: sta bene ed è stato riportato nel recinto dell’area faunistica di Casteller

Lo scorso luglio con le sue scorribande aveva provocato danni agli allevatori della zona attorno a Trento, tanto che il presidente della Provincia autonoma aveva deciso di farlo abbattere. Per fortuna, è stato possibile catturarlo senza fargli del male e ora si trova proprio nello stesso recinto da cui era scappato la prima volta.
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Giulia Dallagiovanna 29 Aprile 2020

Dell'orso M49, ribattezzato Papillon, te ne avevamo parlato a lungo l'estate scorsa, quando aveva gettato scompiglio nella zona attorno alla città di Trento perché attaccava il bestiame e provocava diversi danni agli allevatori. E anche quando era stato rinchiuso in un recinto, aveva trovato il modo di scavalcarlo e scappare. Per un po' se ne erano perse le tracce, anche perché durante l'inverno è andato in letargo, ma all'inizio del mese è riapparso e si sono presentati i soliti problemi. Sembra però che si sia trovato un modo di catturarlo senza fargli del male e stando sempre molto attenti alla sua salute.

Se ne sono occupati gli uomini del Corpo Forestale del Trentino che lo hanno rintracciato sui monti delle valli Giudicarie, sopra il comune di Tione. Secondo un'ordinanza della provincia, l'animale avrebbe dovuto essere abbattuto, ma per fortuna le guardie, assieme a un veterinario, hanno trovato il modo di prenderlo senza recargli alcun danno. Tutto ciò è stato possibile grazie a una trappola tubo, che ha permesso di riportare l'orso in un recinto dell'area faunistica di Casteller, proprio il luogo da cui era scappato la prima volta.

Durante tutta l'operazione, M49 è rimasto sveglio. Un fattore importante per evitare che subisse uno shock eccessivo dovuto alla cattura e che avrebbe potuto compromettere le sue funzioni cardiache. Ora vedremo se il più celebre latitante del mondo animale riuscirà a restare rinchiuso o se tenterà nuovamente di fuggire.