
Settembre è tempo di tanti buoni propositi, tra cui anche l'iscrizione a corsi, lezioni e attività sportive. Che tu decida di iscriverti a un corso di nuoto piuttosto che di zumba, è molto probabile che la tua iscrizione debba essere accompagnata da un documento che certifichi la tua idoneità sportiva.
Si tratta del certificato medico sportivo che ha il compito di attestare lo stato di sana e robusta costituzione di chi pratica un'attività fisica. Non è sempre obbligatorio, ma in diversi casi è necessario sottoporsi a una visita medica se ci si vuole iscrivere a un'attività sportiva.
Per ottenere un certificato medico sportivo devi sottoporti a una visita medica, affinché un medico possa valutare l’idoneità allo svolgimento dell’attività fisico-sportiva. In occasione di questa visita, di norma viene fatta un’anamnesi generale del paziente.
Viene misurata la pressione e viene fatto un elettrocardiogramma, sia a riposo che sotto sforzo (potrebbero chiederti di salire e scendere ripetutamente da un gradino abbastanza alto oppure chiederti di pedalare su una cyclette fino al raggiungimento della soglia). In questa visita viene valutata anche la capacità polmonare, con un'esame di spirometria.
A questi esami si aggiungono un test della vista, un esame delle urine e la valutazione della composizione corporea (percentuale di massa grassa e massa magra).
Qualora tu sia un vero e proprio atleta, il certificato medico sportivo per l'idoneità alla pratica agonistica è obbligatorio e può essere rilasciato solo da un medico specialista in Medicina dello sport.
A seconda dello sport la visita medico sportiva può variare: di norma viene fatta una visita medica con test visivo, elettrocardiogramma a riposo e dopo sforzo, l'esame delle urine e la spirometria, ma per alcune discipline, come per esempio il tiro con l’arco, la visita consisterebbe solo in un test visivo, un elettrocardiogramma a riposo e l'esame delle urine.
Quello in cui ci si imbatte più frequentemente è probabilmente il certificato medico sportivo non agonistico, che in genere è a pagamento e ha una durata di un anno. Secondo le linee guida del decreto 8 agosto 2014, per svolgere attività fisiche non agonistiche (vale a dire quelle svolte da persone tesserate in società sportive affiliate alle Federazioni sportive nazionali, alle Discipline associate, agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI; quelle svolte dai partecipanti ai giochi sportivi studenteschi; quelle svolte dagli studenti nel corso delle attività parascolastiche), il certificato medico sportivo non agonistico è obbligatorio e viene rilasciato da un medico sportivo, dal medico curante o dal pediatra.
Chi ha superato i 60 anni di età, oltre gli esami clinici standard (misurazione della pressione, elettrocardiogramma, spirometria), deve di norma sottoporsi a ulteriori accertamenti che attestino il rischio cardiovascolare ed eventuali patologie.
Quanto costa un certificato medico per attività sportiva non agonistica? Si parte in genere dai 42 euro per arrivare ai 50 euro se si aggiunge alla visita l'elettrocardiogramma dopo sforzo.
Se non sei tesserato ad alcuna Federazione o Ente sportivo riconosciuto dal Coni e l'unico scopo della tua attività fisica è quello di mantenerti in forma, non è necessario un certificato medico. Quindi se vuoi farti una nuotata in piscina, giocare a tennis o a calcetto, farti una corsa al parco, non hai bisogno di fare alcun certificato, anche se, una visita per attestare le tue condizioni di buona salute, è comunque sempre raccomandata.
I bambini di età compresa tra zero e sei anni, che vogliono praticare attività sportiva, non hanno più l'obbligo del certificato medico (concesso gratuitamente in alcune regioni, a pagamento in altre). Questa esenzione ha la finalità di incentivare i genitori a far praticare attività fisica ai bambini, in modo da ridurre la percentuale di bambini completamente inattivi e sedentari.
Restano fuori da questa esenzione tutti i bambini che hanno già un problema di salute o un sospetto diagnostico per cui il pediatra di famiglia può decidere, a sua discrezione, di dover rilasciare una certificazione medica.