Un viaggio può essere l’insieme di tantissime esperienze, come conoscere una cultura nuova, nuotare in acque cristalline o attraversare la savana per incontrare gli animali più selvaggi, ma anche assaggiare la cucina locale. E gli odori? Gli odori sono importanti quando si va in vacanza. Il profumo del mirto, vicino alle spiagge della Sardegna, dei campi di lavanda in Provenza, o di cioccolato vicino alle Chocolate House di Bruges e di spezie tra i souk del Marocco. Con l’obiettivo di sfruttare nel migliore dei modi questo senso nasce il turismo olfattivo che si basa proprio sul concetto che l’olfatto è l’unico senso direttamente collegato alla memoria e ai centri di apprendimento emozionale del cervello, come ha spiegato Rachel Herz, neuroscienziata della Brown University a National Geographic.
Il turismo olfattivo può essere declinato in diversi modi. Non è solo l’esperienza dei profumi che si fa mentre si viaggia, che può essere più o meno casuale, seppur importante. Hotel, musei e operatori turistici stanno lavorando sulle essenze, come dettaglio riconoscibili, ma anche su esperienze olfattive ben precise (che verranno studiate ad hoc da manager specializzati). Per esempio, alcuni musei hanno aperto le porte ai profumi, come il Museum of Craft and Design di San Francisco che ha ospitato Living with Scents, la prima mostra interamente dedicata al design olfattivo, o il Museo di Ulm, in Germania, che ha accolto la mostra Follow Your Nose, in cui sono state abbinate opere d'arte e profumi.
Negli Stati Uniti, l’artista e docente Kate McLean ha creato la “smellwalking” (termine che unisce “smell”, olfatto, e “walking”, camminare) e propone dei tour a piedi in diverse città del mondo traducendo gli odori scoperti dai partecipanti in mappe di “paesaggi olfattivi" disegnate a mano. Il suo lavoro più famoso è la mamma di Philadelphia, per la quale ha annusato strade e monumenti come la fontana di Washington Square Park e la Liberty Bell.
Un’idea simile è stata proposta anche dal Louvre, con i suoi “tour olfattivi” collegati alle collezioni di nature morte, e dal Museo del Prado di Madrid che ha inaugurato una “mostra olfattiva” che si ispira alla serie “I cinque sensi” dipinta, nel Seicento, dalla coppia di pittori fiamminghi Jan Brueghel il Vecchio e Peter Paul Rubens.