Se anche tu sei uno di quelli a cui proprio non va giù il limite di velocità a 30 km/h, sappi che c'è probabilmente c'è chi è più arrabbiato di te. Nelle città del Galles, infatti, si sta sperimentando una velocità all'interno dei centri urbani ancora più ridotta: stiamo parlando del limite a 20 km/h. Anche se non sei d'accordo con noi, voglio spiegarti perché in realtà con il tempo queste scelte fanno bene alla città in cui vivi e a te stesso. Il nostro ragionamento quindi merita qualche minuto di attenzione. Si tratta del primo Paese al mondo e il primo Stato del Regno Unito che ha deciso di introdurre questa misura.

Se da una parte il limite a 30 km/h potrebbe rallentare il tragitto che devi fare per spostarti, dall'altra una scelta del genere pulisce l’aria che respiri, abbassa le concentrazioni di polveri sottili Pm10, Pm2,5 (e quindi non ti costringe ad abbandonare la macchina durante le domeniche ecologiche), abbassa i picchi termici estivi con una sorta di effetto di “condizionamento” naturale dell’aria, produce un effetto psicologico riposante e, in ultimo, riduce l'inquinamento acustico. Tutti noi, te compreso, vorremmo una città più silenziosa, e se proprio non vogliamo rinunciare agli spostamenti privati (anche se sarebbe molto meglio), allora è nostro dovere ridurli e organizzarli al meglio.

Cosa sono le zone 20

Ma vediamo insieme la proposta delle città del Galles. Le zone 20 sono per l'appunto delle aree in cui è stata pensata una riduzione del limite della velocità, proprio come per quelle italiane. In questo caso, a differenza del nostro Paese, nelle città del Galles si può viaggiare a un massimo di 20 km/h. La decisione è stata presa dal Parlamento del Galles a luglio del 2022 ed è diventata legge a settembre del 2023, a seguito di uno studio che ha confermato su otto aree: St Dogmaels nel Pembrokeshire, Llanelli North, St Brides Major nella Vale of Glamorgan, Central North (Cardiff), Cilfrew Village a Neath Port Talbot, Abergavenny e Severnside nel Monmouthshire e Buckley nel Flintshire. Dai risultati ottenuti, il Governo ha ritenuto che l'adozione di questo limite porterà "una serie di benefici, tra cui la riduzione delle collisioni stradali e delle lesioni gravi, un maggior numero di persone che si spostano a piedi e in bicicletta e un miglioramento della salute e del benessere". Inoltre, a te che sei scettico delle zone con velocità ridotto, lo studio ha dimostrato come il limite non avrà un impatto rilevante sui tempi di percorrenza.

A cosa servono le zone 20

Il governo gallese ha stabilito questa misura per:

• ridurre il numero di collisioni e di feriti gravi che ne derivano (riducendo anche l'impatto sul Servizio Sanitario Nazionale per il trattamento delle persone ferite)
• incoraggiare un maggior numero di persone a camminare e andare in bicicletta nelle nostre comunità
• contribuire a migliorare la nostra salute e il nostro benessere
• rendere le nostre strade più sicure
• salvaguardare l'ambiente per le generazioni future

Ma quindi le zone 20 fanno consumare più carburante o rallentano il tragitto? A rispondere è il Governo del Galles, in un documento FAQ: "No, Il consumo di carburante è influenzato principalmente dal modo in cui guidiamo: guidare a una velocità costante è meglio che fermarsi e ripartire (vedi NICE Overview | Air pollution: outdoor air quality and health | Guidance | NICE). Un limite predefinito di 20 miglia orarie e uno stile di guida regolare possono aiutare a evitare inutili accelerazioni e rallentamenti, risparmiando carburante". E per quanto riguarda le tempistiche di spostamento, viene spiegato che: "I tempi di percorrenza sulle strade delle aree urbane tendono a essere determinati dagli incroci e dai segnali, piuttosto che dal limite di velocità. In molti casi, l'abbassamento del limite di velocità a 20 miglia orarie avrà un impatto minimo o nullo sui tempi di percorrenza. Nei casi in cui l'impatto c'è, la nostra analisi ha dimostrato che il viaggio medio si allungherebbe di circa 1 minuto, rendendo però le strade più sicure per pedoni e ciclisti".

Fonte| Governo del Galles;