Clima, la parola ai giovani: Milano si prepara ad ospitare la Youth4Climate e la Pre-Cop

Dal 28 settembre al 2 ottobre doppio evento internazionale nel capoluogo lombardo, in preparazione ad un appuntamento cruciale come la Cop26 di Glasgow. Intanto, il mondo delle associazioni lancia la Climate Open Platform per monitorare i processi istituzionali e cercare di intervenire per una maggiore giustizia climatica.
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Federico Turrisi 13 Luglio 2021

Tutto pronto per le "cinque giornate" green di Milano, come le ha definite il ministero della transizione ecologica. Tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre i riflettori saranno puntati sul capoluogo lombardo, che ospiterà prima (28-30 settembre) la Youth4Climate, chiamata anche in gergo giornalistico la "Cop dei giovani", e dopo (30 settembre – 2 ottobre) la Pre-Cop, ovvero il vertice che precede i lavori della Cop26 di Glasgow.

Un doppio evento internazionale in cui si discuterà di crisi climatica e delle possibili soluzioni per cercare di affrontarla in maniera efficace. E sarà anche l'occasione per i giovani di portare le loro idee e far sentire la propria voce: per il primo appuntamento è previsto l'arrivo in Italia di quasi 400 ragazzi – tra di loro ci saranno anche i nostri Federica Gasbarro e Daniele Guadagnolo – provenienti da 186 Paesi del mondo. Si è già azionata dunque la “macchina” della logistica per organizzare in sicurezza – siamo pur sempre nel mezzo di una pandemia – la presenza e le attività dei giovani e delle delegazioni della Pre-Cop26, in una settimana durante la quale Milano sarà la capitale della sfida globale ai cambiamenti climatici.

Nel frattempo, proprio in risposta ai vertici globali sul clima che si terranno a Milano tra poco più di due mesi, movimenti e società civile si sono riuniti in una nuova piattaforma, Climate Open Platform, per fare pressione sui decisori politici. “Con la consapevolezza che questa potrebbe essere l’ultima occasione rimasta per cambiare rotta prima della catastrofe climatica ambientale e che è necessario agire ora", gli attivisti hanno rivolto un appello, in cui si sottolinea l'urgenza di rispettare gli impegni presi con l'Accordo di Parigi del 2015 (ovvero, tagliare le emissioni di gas serra e contenere il riscaldamento globale sotto 1,5 °C rispetto all'era pre-industriale) e di compiere una transizione equa. Il tempo sta per scadere, la Cop26 e gli eventi preparatori di Milano hanno tutto il sapore dell'ultima chiamata.