Climate Change e zanzare invasive: cosa ci racconta l’ennesimo caso di Dengue registrato in Italia?

Un caso di febbre Dengue è stato registrato a Desio, in Brianza, dove il Comune ha già fatto partire le urgenti azioni di disinfestazione. È l’ennesima dimostrazione che dobbiamo cominciare ad abituarci al confronto con “nuove” malattie trasmissibili dalla zanzare, che ora grazie alla crisi climatica si stanno insediando sempre di più alle nostre latitudini.
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Kevin Ben Alì Zinati 14 Giugno 2024
* ultima modifica il 15/06/2024

Un altro caso di Dengue in Italia. Un altro caso di una malattia veicolata dalle zanzare e tipica di zone tropicali individuato fuori dal mondo in cui siamo più abituati a vederla.

Il Comune coinvolto questa volta è quello di Desio, in Brianza, che ha già allertato le autorità sanitarie e fatto partire gli interventi urgenti di disinfestazione.

Al momento non è ancora stato chiarito se si tratti di un caso importato, quindi legato a un viaggio in uno dei paesi dove la malattia è endemica, o se invece siamo di fronte a un’infezione autoctona, causata cioè da zanzare ormai stabilitesi alle nostre latitudini.

L’aspetto di questa storia che più fa riflettere tuttavia è la storia stessa. Il fatto, cioè, che quello rilevato sia il 259esimo caso d’infezione confermata da virus Dengue confermato alle nostre latitudini dall’inizio di quest’anno fino ad oggi.

Tutti questi casi sono stati contratti durante viaggi all’estero ma la Dengue in Italia, così come nel resto d’Europa, si è già resa protagonista di un decisivo aumento delle infezioni autoctone e avvenute quindi direttamente sul nostro territorio. Pensa che accanto ai 280 casi notificati e confermati nel 2023 in Italia, ben 82 sono stati provocati da zanzare “italiane”. Nel 2020, complici probabilmente anche le restrizioni anti-Covid, erano stati 10.

È la fotografia di uno dei grossi effetti a cui il cambiamento climatico ci sta esponendo, ovvero che insieme al clima stanno cambiando anche la geografia della diffusione delle zanzare e dunque quella della malattie che trasportano e a cui dobbiamo cominciare ad abituarci.

Ne sono ulteriori prova i 4 casi confermati di Zika Virus (tutti associati a viaggio all’estero, i 4 di Chikungunya (tutti associati a viaggi all’estero), i 12 di infezione neuro-invasiva da Tbe (tutti autoctoni) e i 2 di infezione neuro-invasiva da Toscana Virus, anch’essi autoctoni.

L'ultimo indizio, in ordine cronologico, è quella arrivato dal Veneto, dove è stato individuato il primo caso europeo di febbre Oropouche, un'altra malattia tipica delle regioni amazzoniche che si origina da un virus trasmesso all’uomo attraverso moscerini e zanzare.

Il meccanismo che innesca questo scenario ormai ti sarai chiaro. Più spingiamo la crisi climatica, più aumentano le temperature e i fenomeni atmosferici estremi come le ondate di calore e le alluvioni e più facilmente diamo alle zanzare invasive come le Aedes albopictus (la “zanzara tigre”) e le Aedes aegypti una nuova casa dove insediarsi e proliferare.

Fonte | Ansa; Comune di Desio

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