Climate Strike a Udine: gli studenti del liceo artistico contro il cambiamento climatico

A Udine venerdì 8 febbraio 2019 gli studenti del liceo artistico G. Sello sono scesi in Piazza Libertà per il loro primo sciopero contro i cambiamenti climatici. Erano una cinquantina circa. Con loro c’era anche chi ha lasciato i banchi di scuola da tempo, alcuni membri del Circolo Legambiente della città e, quello che è più importante, la loro insegnante.
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Gaia Cortese 15 Febbraio 2019

A Udine lo sciopero contro il cambiamento climatico è stata un’iniziativa di alcuni studenti del liceo artistico G. Sello. Il primo Climate Strike della Città Regia è stato organizzato lo scorso venerdì per merito di due studenti: Aran Cosentino, 16 anni, e Marianna Tonelli, appena maggiorenne.

“Ci siamo organizzati sul web con il Coordinamento Nazionale Fridays For Future Italia e ci siamo messi d’accordo per scioperare dalle 12.15 alle 14 nella centrale Piazza Libertà – racconta Aran -. Lo scorso venerdì quindi eravamo una cinquantina, un buon risultato per uno sciopero organizzato unicamente attraverso la Rete, ma adesso stiamo preparando anche alcuni volantini da distribuire”.

Con Udine si può parlare finalmente di un vero School Climate Strike, proprio come quello di Greta,  perché sono stati gli studenti ad essersi organizzati e mobilitati con scritte e cartelloni contro il cambiamento climatico. E di buono c'è che non sono rimasti soli. Lo scorso venerdì, insieme a loro, era presente anche chi da tempo ha lasciato i banchi di scuola. C’erano alcuni membri del Circolo Legambiente di Udine. E c’era anche un’insegnante, la professoressa di inglese di Marianna.

“Quando venerdì scorso ho deciso di scioperare ho avvertito l’insegnante di inglese che non avrei seguito l’ultima ora di lezione – racconta Marianna -. Non me lo sarei aspettata, ma l’insegnante ha sostenuto la mia scelta e quella di altri miei compagni di classe, e quando ha terminato le sue lezioni, ci ha raggiunto in Piazza Libertà”.

“Il prossimo 15 marzo, giorno della Marcia Globale per il Clima vorremmo fare uno sciopero generale e protestare tutti insieme in piazza – continua Aran – . Più di due anni fa mi ero già attivato con il Comitato "Amici del Torrente Alberone" contro la costruzione di una centralina idroelettrica. Ma sento molto il problema dell’ambiente e continuo a vedere che le cose non vanno come dovrebbero andare in tema di salvaguardia. Non vedevo l’ora di entrare in questo coordinamento: ho conosciuto altri coetanei con le mie stesse idee e questo mi conforta molto”.

Il sogno è quello di essere più studenti possibile. Vogliamo le scuole, perché questo è un problema che riguarda tutti.

Marianna

“Ci stiamo attivando su tutto il territorio affinchè ci sia un’adesione massiccia agli scioperi indetti il venerdì, ma anche alla Marcia Globale per il clima del prossimo 15 marzo – spiega Marianna – . Ho appena fatto un appello a tutte le scuole di Udine, ma per adesso ho ricevuto ancora poche risposte. Vorremmo contattare anche Elisa, (la cantante), perché friulana come noi e sappiamo essere molto sensibile a queste tematiche. Il sogno è quello di essere più studenti possibile a marciare. Vogliamo che siano presenti soprattutto le scuole, perché questo è un problema che riguarda proprio tutti. Non dovrebbe essere uno “sciopero”, ma un movimento incoraggiato dalla scuola stessa. D’altronde il Fridays For Future è nato proprio da una giovane studentessa, Greta. Non ci fermeremo dopo la Marcia Globale del 15 marzo. I cambiamenti climatici continuano a essere una minaccia per il Pianeta, perché dovremmo fermarci?”.