Bracconaggio

Come comportarti quando sei in viaggio per non favorire crimini di natura: le regole del WWF per un turismo responsabile

Il WWF ha presentato un nuovo report sui crimini di natura e, insieme, ha stilato un vademecum con preziosi consigli per non danneggiare l’ambiente e la biodiversità durante le nostre vacanze, diventando viaggiatori responsabili.
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Martina Alfieri 5 Maggio 2022

È sempre affascinante scoprire Paesi esotici e magari trovarci di fronte ad animali che fino a quel momento non avevamo mai visto in prima persona. Purtroppo, però, anche il turismo e la nostra curiosità nei confronti della natura nascondono delle insidie, di cui spesso non ci rendiamo conto: senza volerlo, potremmo rischiare di favorire i cosiddetti crimini di natura.

Il WWF ha appena realizzato un nuovo report in cui analizza l’impatto dei crimini di natura e dei traffici di specie protette, legati alle attività di bracconaggio, che minacciano la biodiversità e l’economia soprattutto dei Paesi emergenti. Per alcune regioni del mondo, flora e fauna rappresentano una vera ricchezza: la presenza di un singolo elefante può valere, grazie agli introiti dovuti al turismo, oltre 1.75 milioni di dollari. Un motivo in più per tutelarne la salute e l'incolumità. Tra le specie più minacciate da reati contro la natura, per il WWF, oltre agli elefanti ci sarebbero il rinoceronte, la tigre e il pangolino.

La guida del viaggiatore responsabile

Secondo la Federazione Internazionale dei Ranger, negli ultimi 10 anni, per difendere l’ambiente e la fauna selvatica, sarebbero morti oltre 1.100 ranger. Ma anche noi, nel nostro piccolo, possiamo fare la nostra parte per disincentivare azioni illegali e nocive commesse nei confronti della natura. Ecco quali sono, secondo il vademecum del WWF, i consigli per diventare un viaggiatore responsabile:

  • Non comprare animali esotici o prodotti della filiera di questo mercato: il loro commercio è regolato a livello nazionale ed internazionale da normative CITES che prevedono pene severe anche per gli acquirenti,  e lo stesso vale per il mercato di prodotti di origine forestale.
  • Mentre scegli i tuoi souvenir, privilegia i beni certificati con “eco-etichette” come FSC (Forest Stewardship Council) per i prodotti forestali o MAC (Marine Aquarium Council) per i prodotti provenienti dall’ambiente marino, che garantiscono la sostenibilità dell'acquisto.
  • Non raccogliere souvenir in natura come conchiglie, frammenti di coralli, sabbia, fiori e piante. Il trasporto transfrontaliero è regolamentato anch’esso da norme CITES.
  • Evita le foto: può accadere che, in cambio di denaro, ti offrano di scattare foto o di interagire con animali detenuti in semi-cattività. Questa attività non è per niente sostenibile e incoraggia il bracconaggio. Inoltre, alcune strutture ospitano animali di giovane età che sono stati prematuramente allontanati dalla madre, magari vittima dei bracconieri.
  • Attenzione a ciò che mangi: alcune specie minacciate di estinzione vengono servite come piatti tradizionali. Un esempio: la zuppa di pinne di squalo, considerata piatto prelibato in diverse aree dell’Asia. Informati su quali piatti siano sostenibili prima di arrivare in un nuovo Paese.

Dobbiamo in ogni caso ricordarci che i crimini di natura possono accadere anche vicino a noi: in Italia, Paese davvero ricco di biodiversità, alcuni reati ambientali come il bracconaggio e il traffico di animali sono ancora molto diffusi.