
Conservare bene la carne non significa solamente preservarne il gusto e il sapore, ma anche la qualità, perché aiuta a controllarne il deterioramento inibendo la crescita di microrganismi, rallentando l'attività enzimatica e prevenendo l'ossidazione degli acidi grassi che favoriscono l'irrancidimento.
Ci sono molti fattori che influenzano il periodo di mantenimento dei prodotti a base di carne. Ad esempio, macinarla ne aumenta la superficie, rilascia maggiore umidità e sostanze nutritive dalle fibre muscolari e distribuisce i microrganismi di superficie in tutta la carne. Il risultato è un prodotto che si ossida e si contamina molto più rapidamente. I tessuti protettivi naturali (grasso o pelle) possono prevenire la contaminazione microbica, la disidratazione, o altri cambiamenti dannosi. Quindi, a cosa bisogna prestare attenzione quando si porta a casa della carne?
La prima regola di conservazione, e vale praticamente per la maggior parte dei prodotti freschi, è coprire le carni con carta o film plastici protettivi. In questo modo si evita un’eccessiva perdita di umidità e la contaminazione microbica. La temperatura è il fattore più importante che influenza la crescita batterica. I batteri patogeni non crescono bene a temperature inferiori a 3 °C. Pertanto, la carne deve essere conservata a temperature il più basse possibile.
La durata tipica di conservazione in frigorifero per le carni fresche è di 5-7 giorni, ma dipende dal prodotto:
La conservazione in congelatore è un ottimo metodo di conservazione della carne. È importante avvolgere strettamente le carni congelate in imballaggi che limitino il contatto dell'aria per prevenire la perdita di umidità.
Anche il periodo di tempo in cui le carni vengono conservate nel congelatore determina la qualità del prodotto. Nel tipico congelatore a -18 ° C, la carne di manzo può durare da 6 a 12 mesi, l'agnello da 6 a 9 mesi, il maiale per 6 mesi e i salumi per 2 mesi.
Lo scongelamento spesso può causare cambiamenti di qualità. Come fare perché il danno sia minore? Prima di tutto, consuma la carne in tempi ragionevoli (talvolta è facile dimenticarsela nel freezer). Un’altra cosa importante è come scongelarla: dovrebbe essere un processo lento. È meglio mettere le carni dal congelatore al frigorifero con l'imballaggio lasciato intatto, in modo da ridurre al minimo la perdita di umidità.
Mettere le carni congelate su un piano di lavoro caldo o sotto l'acqua calda sottopone gli strati esterni della carne a temperatura ambiente per lunghi periodi di tempo prima che la carne sia pronta per la cottura (ovvero completamente scongelata). Questo metodo rapido fornisce un ambiente favorevole per la crescita di microrganismi di origine alimentare e aumenta il rischio di intossicazione alimentare.
Il sottovuoto, grazie a molte “attrezzature” domestiche, sta diventando un metodo di conservazione sempre più diffuso. Si basa sul principio che l'ossigeno è necessario per la crescita di molti batteri. Per questo motivo la maggior parte delle carni viene confezionata sottovuoto, il che allunga la durata di conservazione in condizioni di refrigerazione a circa 100 giorni. Inoltre, il confezionamento sottovuoto riduce al minimo l'ossidazione degli acidi grassi insaturi e rallenta lo sviluppo della carne rancida. Mediamente la carne fresca sottovuoto dura circa 6 giorni in frigorifero.
(Pubblicato da Valentina Rorato il 2.12.2021
Modificato da Mattia Giangaspero l'11.04.2024)