Come difenderti da un collega invidioso in ufficio

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Sempre pronto a criticare, a lanciare occhiatacce e a parlarti alle spalle appena ne ha l’occasione. Il collega invidioso si riconosce in fretta, anche se potrebbe celare la sua vera indole, con apprezzamenti e complimenti fasulli solo per confonderti. Un modo per difendersi c’è: non prendertela, non dargli soddisfazione e guarda sempre alla questione con lucidità.
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Gaia Cortese 11 Giugno 2020

Perché lui si e io no? Ecco la domanda che rivela quel pizzico di invidia che tutti prima o poi abbiamo provato nei confronti di un collega di lavoro. Non c’è ufficio o ambiente lavorativo che non sia lo scenario perfetto per scatenare gelosie e rivalità. Ma come? Non doveva essere un ambiente dove i principi cardine sono il rispetto, la collaborazione e la condivisione degli obiettivi? Magari lo fosse, ma non sempre è così.

In un ambiente lavorativo, dove una promozione improvvisa, un obiettivo raggiunto, un ruolo di potere conferito a un collega sono dinamiche abbastanza all’ordine del giorno, è facile che si scatenino le più perfide invidie e accanite gelosie. Complice il fatto che trascorrere dalle otto ore in su vicino a qualcuno che ha un posizione lavorativa migliore, ed è nelle grazie del capo, alla lunga può anche infastidire.

Il termine invidia deriva dal latino in (avversativo) e videre, ossia "guardare contro, in modo ostile". E in effetti certe occhiatacce, tra una scrivania e l’altra, non passano certo inosservate. Senza contare gli improvvisi silenzi che a volte si vengono a creare davanti alla macchinetta del caffè quando si avvicina chi ha scatenato invidia intorno a sé.

L’invidia può nascere da un’emozione come l’aggressività, ma anche da sentimenti come la paura o aspetti caratteriali come la timidezza e l’insicurezza.

Insomma, l'invidia è evidente. Tutti la provano, ma nessuno la confessa. Perché? Perché come ha spiegato Valentina D’Urso, docente di psicologia generale all’Università di Padova nel libro "Psicologia della gelosia e dell’invidia”, l’invidia “ha in sé due elementi disonorevoli: l’ammissione di essere inferiore e il tentativo di danneggiare l’altro senza gareggiare a viso aperto ma in modo subdolo, considerato meschino".

In ufficio è normale che esista un po’ di competizione e da una parte, questa sorta di rivalità è anche positiva perché spinge chiunque a cercare di migliorare il proprio lavoro. Quanto tuttavia, la rivalità è negativa e si scatena l’invidia con tentativi più o meno evidenti di danneggiare l'oggetto dell'invidia, allora è meglio guardarsi le spalle e fare attenzione ai colleghi invidiosi.

Come difendersi da un collega invidioso

Oramai hai capito che le malelingue le troverai sempre sulla tua strada, in qualunque momento della tua vita: a scuola, in ufficio, non di rado  anche nell'ambiente famigliare. La buona notizia è che si può sopravvivere alle critiche, mantenendo un atteggiamento lucido e obiettivo, anche con i colleghi di lavoro pronti a farti lo sgambetto.

Considerato che in ufficio troverai sempre qualcuno disposto a criticare il tuo lavoro, il tuo comportamento e le tue proposte, ricordati sempre quali possono essere le ragioni di un atteggiamento ostile nei tuoi confronti: invidia, gelosia, insicurezza.

Come spiega lo psicologo Matteo Neroni in questo video, se hai ricevuto delle critiche sii contento perché solo le persone che sbagliano sono quelle che si mettono in gioco, mentre chi critica è il pubblico, che osserva, ma fa ben poco. Se la critica non è vera, ignorala; se è ingiustificata, evita di irritarti; se è volgare, sorridi; infine, se è giustificata (può capitare anche questo!), impara da essa senza prendertela.