Come prepararci al pensiero che i nostri genitori e cari stanno invecchiando

Arriva un momento nella vita in cui diventiamo i genitori dei nostri genitori. Dobbiamo abituarci al pensiero che stanno invecchiando e un giorno ci lasceranno. Capiamo insieme come gestire questo difficile passaggio.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Dott.ssa Samanta Travini Psicologa Psicoterapeuta
5 Agosto 2024 * ultima modifica il 05/08/2024

Se abbiamo avuto la fortuna di crescere con dei genitori affettuosi e amorevoli il pensiero che un giorno invecchieranno e moriranno è molto spesso spaventoso. L’idea di perdere un sostegno e una protezione, e dover al contrario assumere noi quel ruolo, può lasciare spiazzati e rendere ancora più faticoso questo compito.

Più o meno rapidamente si passa da una fase in cui i genitori sono autosufficienti e indipendenti a una fase in cui hanno bisogno del nostro aiuto per andare dal medico, per prendere i farmaci o per svolgere determinati compiti.

Dobbiamo prepararci ad affrontare piccoli o grandi imprevisti e trovare la forza di aiutare sia materialmente che emotivamente i nostri genitori.

Ci troviamo così a fare da mamma alla propria madre o al proprio padre e a dover imparare ad essere assertivi, prendendo le decisioni con gentilezza e fermezza, e mettendo in atto tutti quei comportamenti e accorgimenti che attueremmo con un nostro figlio.

La difficoltà di star vicino e accudire i nostri genitori può essere aggravata dal loro non voler pesare su di noi e non accettare che gli anni passano e di conseguenza non hanno più le forze e le capacità di un tempo.

La persona anziana oscilla infatti tra le necessità di dipendenza fisica e il bisogno di conservare un’identità adulta autonoma.

I genitori anziani devono elaborare l’idea di dover dipendere dai loro figli e questi a loro volta devono pensare di farsi carico di genitori sempre meno autonomi.

La vecchiaia, pur essendo una tappa della vita faticosa, ci dà modo di elaborare il dolore e prepararsi alla separazione.

Per affrontare questa fase delicata può essere di aiuto cercare il sostegno e l’affetto del nostro partner e dei nostri amici e cercare di accettare che è un passaggio inevitabile nella vita di tutti.

Molto spesso diventa difficile accettare l’aiuto di una persona esterna o di una struttura che si possa prendere cura del nostro genitore. Accettare un aiuto non vuol dire abbandonare il proprio genitore: un aiuto è una risorsa all’interno della famiglia. Potrebbe aiutarci a stare vicino al nostro caro senza la fatica e la frustrazione di non riuscirgli a dedicare tutte le attenzioni che vorremmo perché non riusciamo a destreggiarci fra tutti i nostri doveri.

Laureata in psicologia clinica dello sviluppo e neuropsicologia, si occupa di sostegno psicologico per individui, coppie e famiglie con particolare attenzione altro…