Come sfruttare i benefici della curcuma in cucina: consigli per potenziare le proprietà

Ti hanno parlato dei suoi benefici, ma ti hanno detto che per sfruttarli è necessario mettere in atto qualche trucco? Ecco come ricavare il massimo dalle proprietà della curcuma, lo “zafferano delle Indie”.
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Dott.ssa Silvia Soligon Biologa nutrizionista
6 Dicembre 2021 * ultima modifica il 06/12/2021

La moda non è solo una questione di abbigliamento: anche nel campo dell'alimentazione esistono vere e proprie tendenze che portano le corsie dei supermercati a riempirsi di ingredienti che fino a poco tempo prima non ci saremmo aspettati di voler mettere nel carrello. Magari non ne immaginavamo nemmeno l'esistenza, ma a un certo punto ci è sembrato di non poterne più fare a meno. È il caso della curcuma: fino a poco più di un decennio fa non era assolutamente tra le spezie più utilizzate nella nostra cucina. Poi, però, giornali e riviste hanno iniziato a parlarci dei suoi benefici e in molti abbiamo deciso di tentare di sfruttare le sue proprietà per mantenerci in salute.

Forse anche tu sei dei nostri e usi la curcuma un po' dappertutto: per colorare il risotto, per speziare il pesce, per aggiungere sapore al tuo yogurt. Nel caso, devi sapere che purtroppo il principio attivo cui vengono attribuiti i benefici di questa spezia è poco biodisponibile. Dopo averla assunta, nel tuo sangue non se ne ritrova molto; la sua distribuzione nei tuoi organi e tessuti è piuttosto limitata, il suo metabolismo sembra essere abbastanza rapido e il tuo corpo lo elimina in breve tempo. Fortunatamente, però, puoi adottare qualche accorgimento per far fronte a questi difetti.

Perché usare la curcuma?

Prima di spiegarti i trucchi che ti possono aiutare a sfruttare tutti i benefici della curcuma voglio ricordarti perché vale la pena usare questa spezia per insaporire e colorare i tuoi piatti. In Estremo Oriente lo fanno da millenni. La curcuma, infatti, è un rimedio dell'Ayurveda da ormai 5 mila anni. Oggi quando si parla dei suoi benefici si fa riferimento principalmente alle proprietà di una specie, la Curcuma longa, e di un principio attivo, la curcumina, isolato già nel 1815 e noto nella sua struttura dal 1910. Insomma, anche se la curcuma ha fatto il suo ingresso nelle nostre cucine occidentali da relativamente poco, è studiata da moltissimi anni, il suo uso è ben più che rodato e altre culture sfruttano le sue potenzialità da diverso tempo, non solo in campo alimentare: la curcuma è utilizzata anche come colorante.

In realtà anche quando viene aggiunta agli alimenti la curcuma può svolgere la funzione di colorante. Pensa, se il curry è giallo è proprio perché al suo interno contiene proprio questa spezia! L'Unione Europea ne utilizza l'uso proprio come colorante, attribuendole un codice ufficiale: E100. A volte viene utilizzata al posto dello zafferano (di cui, purtroppo, imita solo il colore e non anche il sapore). Peraltro, le proprietà antimicrobiche della curcumina fanno della curcuma un buon conservante naturale.

Se però vogliamo concentrarci sui benefici della curcuma per la salute, le proprietà più interessanti sono altre. Infatti alla curcumina sono stati associati effetti antiossidanti, antinfiammatori, cardioprotettivi, antitumorali, neuroprotettivi, antireumatici ed epatoprotettivi. Aggiungendo curcuma ai tuoi piatti puoi quindi arricchire la tua alimentazione di una molecola utile per combattere tutta una serie di malattie non trasmissibili che potrebbero compromettere la qualità della tua vita – dalle malattie cardiovascolari ai tumori, passando per l'Alzheimer, la cirrosi e numerose patologie a base infiammatoria. Per di più la curcuma sembra influenzare positivamente il microbiota intestinale, con tutte le relative conseguenze positive per la tua salute.

Con questo non intendo dire che la curcuma sia la panacea per tutti i mali: la prevenzione non passa da un singolo superfood ma da un'alimentazione equilibrata e il più possibile varia. Quello che mi sento di suggerirti è di provare a sfruttare i benefici di questa spezia inserendola, appunto, all'interno di abitudini alimentari salutari.

Come usare la curcuma in cucina

Come ti accennavo, il limite principale della curcuma è la scarsa biodisponibilità della curcumina. Una volta ingerita, il tuo intestino ne assorbe poca; nel tuo sangue se ne ritrovano solo tracce e la maggior parte viene eliminata con le feci. Il motivo alla base di tutto ciò sembra risiedere principalmente nelle modifiche cui la curcumina va incontro durante l'assorbimento e una volta trasportata nel fegato.

I trucchi per far fronte a questo difetto sono due:

  1. se intendi usare la curcuma, aggiungi alla tua ricetta anche del pepe nero. Al suo interno è contenuta una sostanza, la piperina, che oltre a conferire a questa spezia il suo tipico sapore aiuta anche ad aumentare la biodisponibilità dei principi attivi che vengono modificati nell'intestino e nel fegato. La piperina è efficace anche sulla curcumina, di cui sembra, da un lato, aumentare l'assorbimento e, dall'altro, ridurre il metabolismo.
  2. usa la curcuma insieme a una fonte di grassi. In questo modo assorbirai meglio la curcumina, che è scarsamente solubile in acqua e più solubile, invece, nei grassi. Puoi usare dell'olio extravergine di oliva, ma anche dell'avocado oppure del latte.

Ecco, infine, qualche suggerimento su come utilizzare questa spezia in cucina:

  • usala per aromatizzare le verdure che hai cucinato in padella
  • aggiungila alle tue zuppe insieme a un po' di olio evo
  • usala per colorare il tuo risotto, aggiungendola già quando prepari il soffritto
  • mischiala alla farina che usi per infarinare il pollo (o il pesce) prima di metterlo in padella
  • spolverane un po' sulle uova strapazzate (naturalmente insieme a una macinata di pepe nero!)
Laureata in Scienze Biologiche con un dottorato in Scienze Genetiche e Biomolecolari, ha lavorato nel campo della ricerca fino al 2009 altro…
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