Cos’è il delirio e da quali cause può essere provocato

Il delirio è una convinzione errata, che viene mantenuta dalla persona nonostante le evidenze dimostrino il contrario. Spesso insorge assieme a patologie come la demenza, ma vi possono essere anche altre cause. Proviamo a capire meglio insieme.
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Dott.ssa Samanta Travini Psicologa Psicoterapeuta
4 Febbraio 2022 * ultima modifica il 04/02/2022

I deliri sono convinzioni o idee errate, non condivisibili e persistenti nonostante le evidenze contrarie. Le persone che sperimentano i deliri possono credere di essere perseguitate (paranoia), di avere poteri particolari o di possedere talenti speciali, oppure possono credere che i loro pensieri e loro azioni siano controllati da forze esterne.

Cos'è il delirio

Il termine delirio deriva dal latino delirare, che significa "uscire dal solco, dal limite" ovvero andare aldilà della percezione reale delle cose.

Karl Jaspers (1913) definisce il delirio come: giudizi erronei sostenuti con straordinaria convinzione e impareggiabile certezza soggettiva, refrattari all’esperienza e a qualsivoglia confronto con argomentazioni alternative. I deliri non sono influenzati dall’esperienza concreta per questo il loro contenuto è incomprensibile.

I tipi di delirio

I deliri vengono suddivisi in diversi sottotipi, a seconda del loro contenuto.

Alcuni esempi:

  • bizzarro: delirio centrato su fenomeni che la cultura del soggetto considera totalmente non plausibili;
  • di controllo: delirio in cui sembra che i propri sentimenti, impulsi, pensieri o azioni siano sotto il controllo di qualche forza esterna piuttosto che assoggettati alla propria volontà;
  • erotomanico: l’idea delirante che un’altra persona, di solito di rango elevato, sia innamorata del soggetto;
  • di gelosia delirante: il delirio che il proprio partner sessuale sia infedele.
  • grandioso: delirio di aumento del proprio valore, potere, sapere, identità, o di speciale relazione con qualche divinità o persona famosa;
  • di inserzione del pensiero: delirio che alcuni dei propri pensieri non siano i propri, ma piuttosto vengano inseriti nella propria mente;
  • persecutorio: delirio in cui il tema centrale è che uno (o qualcuno a lui prossimo) stia venendo aggredito, molestato, ingannato, perseguitato, o fatto oggetto di cospirazioni;
  • di riferimento: delirio il cui tema è che gli eventi, gli oggetti, o le persone del proprio immediato circondario abbiano un significato particolare e inusuale. Questi deliri hanno di solito una valenza negativa o peggiorativa, ma possono presentare anche contenuti grandiosi. Ciò differisce dalle “idee di riferimento”, in cui la falsa convinzione non viene sostenuta altrettanto fermamente, né risulta altrettanto strutturata in un solido sistema di credenze;
  • somatico: delirio il cui contenuto principale riguarda l’aspetto o il funzionamento del proprio corpo;
  • di trasmissione del pensiero: delirio che i propri pensieri vengono trasmessi fuori ad alta voce, cosicché possono essere percepiti dagli altri.

Le cause del delirio

Il delirio si manifesta nel momento in cui si verifica una discrepanza tra quanto percepibile dal mondo esterno e i segnali cerebrali. Tali deficit sono causati da una serie di fattori che rendono vulnerabile il cervello provocando un malfunzionamento cerebrale.

I fattori di rischio più importanti sono: l’età avanzata (soggetti con più di 65 anni), la demenza, psicosi, schizofrenia. Non è ancora del tutto chiaro si tratta di variabili che agiscono singolarmente o interagiscono tra loro.

Ci sono ulteriori situazioni che potrebbero agevolare l’insorgenza del delirio come scarsa attività motoria, problemi di vista o di udito, alimentazione carente, malattie croniche o terminali.

Segni e sintomi del delirio

Coloro che presentano deliri mostrano una diminuzione dell’attenzione o della consapevolezza e un cambiamento nella cognizione in generale, che nel lungo periodo genera confusione.

Il delirio è comprende una vasta gamma di sintomi neuropsichiatrici, tra cui disturbo della coscienza, dell’attenzione, deficit di memoria, disorientamento e disturbi del linguaggio.

I sintomi, in generale, che si manifestano col delirio sono cambiamento della cognizione, trasformazioni del percetto, pensiero fluttuante, comportamento iperattivo o ipoattivo, sonno disturbato e perdita del normale ritmo circadiano.

Trattamento del delirio

Il trattamento d’elezione per il disturbo delirante è l’uso combinato di farmaci e psicoterapia.

Il trattamento psicoterapico si focalizza soprattutto sul riconoscimento, distanziamento critico e padroneggiamento da parte del paziente, di questo stato mentale. Tale trattamento aiuta il soggetto ad acquisire una maggiore consapevolezza del proprio disturbo e a formulare ipotesi alternative rispetto alle convinzioni deliranti. Inoltre, consente di attribuire un senso alla malattia e acquisire strategie efficaci di fronteggiamento dei sintomi.

Laureata in psicologia clinica dello sviluppo e neuropsicologia, si occupa di sostegno psicologico per individui, coppie e famiglie con particolare attenzione altro…