Cos’è la sex postivity che invita a liberarsi dai pregiudizi e a non dare per scontati rispetto e ascolto

La sex positivity è un vero e proprio movimento che invita a vivere la sessualità in modo più libero dai pregiudizi e dai tabù culturali che abbiamo costruito nel tempo. Ma non è semplicemente una visione della relazione più leggera e spensierata. Anzi. Promuove una cultura del rispetto di tutte le differenze, che ancora oggi siamo lontani dal raggiungere.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Giulia Dallagiovanna 18 Gennaio 2021
Intervista alla Prof.ssa Roberta Rossi Psicologa e psicoterapeuta dell'Istituto di sessuologia clinica di Roma

Entrati ormai ufficialmente nel 2021 ci sono alcune conquiste sociali che diamo un po' per scontate. Il fatto che una donna possa scegliere di privilegiare la carriera rispetto alla famiglia o di voler ottenere entrambe le cose, per esempio, ma anche che si possa parlare liberamente di ciclo mestruale senza temere che il collega o l'amico uomo vada nel panico. E ci sembra pure che la sessualità sia vissuta nel massimo della libertà di espressione. Insomma, che ciascuno sotto le coperte possa fare un po' quello che vuole, l'importante è che sia felice, e il partner con lui. In realtà, nessuno di questi obiettivi è stato davvero raggiunto. Lo dimostra il fatto che a novembre 2020 abbiamo dovuto emanare una legge contro l'omotransfobia, tanto per ribadire che la discriminazione sulla base delle preferenze sessuali è un reato. Per non parlare della violenza.

Ed è solo un esempio tra i tanti. Pensiamo a quante volte leggiamo "se l'è cercata", magari parafrasato in modo più elegante, sotto a un articolo in cui si parla di un'aggressione contro una ragazza. O di quanti casi di violenza sessuale raccontino ancora le cronache, ma soprattutto di quali non siamo e non saremo mai a conoscenza, di solito perché consumati all'interno delle mura domestiche.

In tutto questo contesto, parlare di sex positivity assume un valore importantissimo che non è limitato semplicemente a un modo più leggero e spensierato di vivere la sessualità. Perché la sessualità, come abbiamo visto, chiama in causa un universo di altri concetti che sono alla base delle relazioni come il rispetto per l'altra persona, il desiderio di conoscenza di sé e dell'altro, la libertà di potersi esprimere senza temere il giudizio e, sì, anche il ruolo della donna. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, si parla di un aspetto centrale della vita dell'individuo che deve essere celebrato sottolineandone i benefici, non solo in un'ottica di prevenzione dei possibili rischi. Ed è per questo motivo che resta urgente la necessità di rimuovere lo stigma contro il diverso, assieme a quei blocchi che ci impediscono di vivere appieno la relazione con il partner. Ne abbiamo parlato con la professoressa Roberta Rossi, psicologa e psicoterapeuta dell'Istituto di sessuologia clinica di Roma.

Professoressa Rossi, prima di tutto capiamo meglio cosa sia la sex positivity.

La sex postivity in realtà è un movimento che viene da lontano e che si intreccia con la storia e le istanze del femminismo: il rispetto nell'ambito della sessualità, l'importanza del consenso e dell'accettazione di un "no". È stato poi inglobato in tutto il campo della salute sessuale, andando a intendere in senso più ampio il rispetto delle differenze anche per quanto riguarda la scelta del tipo di relazione in cui inserirsi. Viene quindi presa in considerazione non solo quella eterossessuale e monogama, ma anche quella omosessuale, bisessuale, il poliamore e così via. Alla base c'è proprio l'eliminazione di ogni tabù e pregiudizio e l'adozione di un comportamento coerente con questo pensiero. Anche se non ce ne accorgiamo, infatti, nella vita quotidiana siamo ancora prigionieri di stereotipi, ruoli che la società ci ha imposto e che si sono radicati nella cultura. A lungo andare possono diventare delle gabbie.

Il rispetto naturalmente vale in entrambi i sensi…

Esatto. Non riguarda solo la possibilità di esprimersi e di farlo nei modi che si preferiscono, ma pure l'ascolto dell'altra persona e dei suoi desideri. Si tratta di un atteggiamento di apertura mentale che porta ad eliminare il pregiudizio, anche nei confronti di chi invece preferisce vivere la sessualità in modo più riservato.

Ed è un atteggiamento che manca nella società di oggi?

Senza dubbio è carente, perché se avessimo una visione più positiva della sessualità in senso trasversale, non ci sarebbe più bisogno di leggi contro l'omotransfobia o il revenge porn. Siamo costretti a legiferare e a prevedere sanzioni contro comportamenti che potrebbero essere prevenuti, se si attuasse un vero cambiamento nella cultura.

"C'è l'ascolto nei confronti dell'altro? Si accettano le differenze? Oppure si fa leva sul senso di colpa?"

Naturalmente affinché questo avvenga in modo definitivo servirà tantissimo tempo. Ma potremmo cominciare da noi stessi e dalla nostra relazione di coppia: chiediamoci quanto rispetto garantiamo al nostro partner, a quanta libertà di espressione sentiamo di avere e a quanto siamo davvero slegati da processi di omologazione. Un esempio banale: c'è chi preferisce avere un rapporto la sera, chi invece avverte più desiderio la mattina. C'è l'ascolto nei confronti dei tempi dell'altro? Si accettano le differenze? Oppure si cominciano a insinuare sospetti come "allora significa che non mi ami davvero"?

E all'interno della coppia più tradizionale alla quale pensiamo, ovvero a quella eterosessuale e monogama, questi problemi si avvertono comunque?

Certo e l'esempio che facevo prima lo dimostra. Ma non solo, nella relazione tra un uomo e una donna si portano ancora avanti concezioni di 50 anni fa. Pensiamo a casi di cronaca famosi dove si riportano episodi di violenza sessuale e ai commenti sul fatto che magari la donna fosse una escort o avesse assunto sostanze stupefacenti. Qualsiasi scelta una persona faccia per la propria vita, la violenza è un'altra cosa. Lavorare come prostituta o versare in uno stato di semincoscienza non autorizza nessuno ad abusare del tuo corpo.

Torna sempre il discorso del rispetto

Esatto. Certo in quei casi si verificano trasgressioni molto gravi, ma il rispetto dei tempi dell'altro, del desiderio dell'altro e naturalmente anche del mio è alla base di una vita sessuale sana.

Come si fa a raggiungerlo?

La comunicazione in questo senso è fondamentale, anche perché in una coppia ci sono cose che si danno per scontate, ma il consenso non lo è mai.

Quanto incide la sex positivity sul nostro benessere in generale?

La sex postivity si inserisce appunto in un discorso di rispetto reciproco che ci porta a essere più sereni e tranquilli anche nella sessualità. Abbiamo la possibilità di esprimerci al meglio all'interno della nostra relazione, senza il timore di essere giudicati o di innescare sensi di colpa. Possiamo quindi anche liberarci da tutte quelle barriere psicologiche ed emotive che influiscono sul nostro rapporto. La salute sessuale è parte integrante del nostro benessere generale, è uno stato mentale. A tutti noi invece capita di sentirci inadeguati, in difetto o non compresi. Chi più chi meno, ma sono sentimenti che riguardano ogni persona.

La pandemia e il lockdown quali ripercussioni hanno avuto sulla sessualità?

Ne hanno avute diverse. Le più gravi hanno riguardato sicuramente l'aumento della violenza domestica, rispetto alla quale abbiamo dati davvero scioccanti. Il rimanere chiusi in casa ha portato all'esplosione di situazioni che esistevano già prima dell'emergenza sanitaria e ora sono emerse in modo chiaro.

E invece per quanto riguarda le coppie dove per fortuna questi problemi non ci sono?

In generale, la pandemia ha portato a una carenza del desiderio e non vi è nulla di strano, perché abbiamo e stiamo ancora vivendo una situazione di continuo stress. Tante famiglie hanno perso un proprio caro o hanno un parente che sta male. E poi il rimanere per 24 ore su 24 in casa assieme al proprio partner influisce sulla sessualità, perché è normale che si creino delle tensioni. Dall'altro lato però c'è stato uno sdoganamento di alcuni comportamenti, come si può vedere ad esempio nell'aumento della visione della pornografia o del fenomeno del sexting. Attività che prima si svolgevano in modo più circospetto, ora sono state più praticate. Mentre altre che siamo soliti considerare "normali" o semplicemente usuali hanno subito un calo, a causa della condizione straordinaria che stiamo vivendo.