
Ormai da qualche giorno ti stiamo parlando del rapporto IPCC 2023, ovvero dell'Intergovernmental Panel on Climate Change. Dopo una lunga settimana di negoziati in Svizzera, a Interlaken, il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico ha espresso il parere tecnico di come il Pianeta stia lavorando per combattere i cambiamenti climatici. Risultato? Le emissioni globali nel periodo che va dal 2010 al 2019 sono state più alte di qualsiasi altro decennio della storia umana. Non tutti i Paesi, però, portano con sè dati negativi sul lavoro svolto per la transizione energetica ed ecologica. Un Paese infatti mostra come, nonostante le difficoltà per raggiungere la neutralità carbonica, con i vari cambiamenti di tutti i processi industriali, riuscire ad azzerare la dipendenza da fonti fossili è possibile. Ti sto parlando della Costa Rica. Lo Stato dell'America centrale è dal 2017 che è diventato un modello della transizione energetica, o meglio, della decarbonizzazione. Il Costa Rica è infatti riuscito a produrre elettricità per il 99% proveniente da fonti energetiche rinnovabili. Pensa che nel 2019 il programma per l'ambiente delle Nazioni Unite l'ha premiato con il "Champions of the Earth 2019". Si tratta di uno dei più prestigioso riconoscimento ambientale concesso dall'ONU.
Il processo di decarbonizzazione della Costa Rica non finisce qui, infatti la Nazione americana ha strutturato un programma carbon neutral da applicare entro il 2050 che prevede trasporto pubblico pulito, un nuovo sistema di rifiuti e un'agricoltura sostenibile.
Ovviamente non si tratta della prima nazione ha promuovere un piano entro il 2050 in cui l'obiettivo è raggiungere zero emissioni, però l'essere già un Paese che è stato in grado di reggere un sistema elettrico esclusivamente grazie a fonti rinnovabile, lo rende unico. Nel 2017 la Costa Rica è riuscita per 300 giorni di fila a reggere l'intera economia energetica con solo energia rinnovabile. Nessuno prima c'era riuscito, contando anche il fatto che nel Paese americano vivono 5 milioni di persone che producono solo lo 0.4% delle emissioni globali.