Crioterapia: i benefici della terapia sottozero in campo medico ed estetico

Le pratiche qui descritte non sono accettate dalla scienza medica, non sono state sottoposte a verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o non le hanno superate. Queste informazioni hanno solo un fine illustrativo.
Portare sotto zero la temperatura del corpo per alleviare il dolore ma anche per rinvigorire i tessuti. La crioterapia è una pratica millenaria che oggi viene utilizzata sia in campo medico per la cura di alcuni disturbi, sia per gli effetti positivi che ha sul fisico e sulla bellezza.
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Sara Del Dot 26 Maggio 2019

Per spiegarti il significato del termine crioterapia dobbiamo partire dalla parola greca da cui deriva, ovvero kryos, che significa semplicemente freddo.

Non è un caso quindi che la crioterapia venga definita anche terapia del freddo, dato che si tratta di una tecnica che prevede l'utilizzo del ghiaccio o dell'azoto liquido per curare alcune condizioni sia mediche che estetiche, specialmente quelle che colpiscono la pelle.

Le bassissime temperature che si raggiungono con questa innovativa terapia, diventata sempre più conosciuta negli ultimi anni, permettono di apportare vari benefici a livello fisico o di congelare la zona da trattare, costituendo così un'alternativa ad altri metodi più invasivi o che provocano più dolore.

Cos'è la crioterapia

La crioterapia, che prende il suo nome dal termine greco kryos, è una tecnica utilizzata per curare con il freddo condizioni di diverso tipo, che possono essere mediche o semplicemente estetiche.

In fondo, la cosa non dovrebbe stupirti così tanto: quante volte ti è capitato di utilizzare il ghiaccio per alleviare il dolore causato magari da una distorsione o un trauma muscolare? In quell'occasione, magari senza saperlo, stavi già sfruttando le proprietà terapeutiche del freddo.

Si può dire che le origini della crioterapia siano antichissime: pare infatti che già Ippocrate prescrivesse bagni di ghiaccio per curare infiammazioni e gonfiori. Tuttavia, se anticamente questa tecnica consisteva nell’immersione in vasche o laghi ghiacciati, oggi sono a disposizione strumentazioni molto avanzate, come saune apposite o camere progettate per contenere temperature bassissime, ottenute grazie all'utilizzo dell'azoto liquido, che raggiunge -196 gradi.

La crioterapia può essere sistemica o localizzata: la prima prevede l'esposizione alle basse temperature di tutto il corpo, mentre nel secondo caso il trattamento riguarda una specifica parte del corpo, come avviene solitamente in ambito dermatologico.

Cosa aspettarsi da una seduta di crioterapia

Come ti ho anticipato, la crioterapia può essere utilizzata a livello medico o estetico per trattare specifiche parti del corpo: ad esempio, potrebbe essere utile per curare lentiggini o verruche, ma anche patologie cutanee più serie come i melanomi. In questi casi, l'azoto liquido viene applicato direttamente sull'area interessata e la durata della seduta dipenderà dal tipo di problema o lesione che stai cercando di curare.

In generale, però, la forma più utilizzata di crioterapia prevede l'esposizione di tutto il corpo a temperature inferiori ai 100 gradi per un periodo compreso tra i tre e i cinque minuti. Questo procedimento, che non è di tipo medico e può essere fatto anche in una spa, avviene all'interno di una cosiddetta criosauna o di una criocamera a due stanze.

La crioterapia è un trattamento sicuro?

La crioterapia è considerata una tecnica sicura, ma dovresti consultare il tuo medico prima di svolgere una seduta. In alcuni casi, ad esempio se stai affrontando una gravidanza o se soffri di ipertensione, questo trattamento viene infatti sconsigliato. Inoltre, è meglio evitare che i tuoi bambini vengano esposti a temperature così basse.

Durante lo svolgimento della crioterapia, è importante non rimanere all'interno della criosauna o della criocamera per un tempo superiore a quello indicato, perché il tuo corpo non resisterebbe.

Come funziona la crioterapia

Ormai avrai capito che esistono diversi tipi di crioterapia, e vari modi per praticarla: la distinzione principale riguarda quella localizzata e quella sistemica.

Pensa solo a quando prendi una botta forte in testa. La prima cosa che fai senza neanche doverci pensare è prendere del ghiaccio e appoggiarlo sul bernoccolo: a suo modo, possiamo considerarlo un esempio di terapia del freddo, in questo caso localizzata perché applicata soltanto a un'area del corpo. Lo stesso accade nella crioterapia dermatologica, nella quale l'azoto liquido viene spruzzato direttamente sulla zona di pelle da curare, oppure messo a contatto con la cute tramite un bastoncino da appoggiare sulla lesione, che viene congelata istantaneamente per consentire il trattamento.

Come ti ho spiegato, la terapia del freddo può prevedere anche delle immersioni in vasche ghiacciate. In questo caso parliamo di crioterapia sistemica, usata principalmente in ambito estetico e sportivo per rilassare i muscoli o alleviare contusioni. Una seduta di questo tipo può svolgersi in due ambienti differenti:

  • Criocamera a due stanze: prevede che il paziente entri prima in una stanza con temperatura a -60 gradi e poi in una seconda di temperatura -130 gradi.
  • Criosauna: nata in Giappone negli anni Settanta, è una sorta di cilindro in un cui viene inserita una persona alla volta. Molto diffusa in Europa e negli Stati Uniti, in Polonia è addirittura rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale. La criosauna ha suscitato interesse soprattutto da parte di personaggi dello spettacolo e del mondo sportivo.

A cosa serve

Le possibili applicazioni della crioterapia sono tante e diverse tra loro. Ne abbiamo già viste alcune, ma non sono le uniche. Ecco a cosa può servire:

  • Ambito dermatologico: come ti dicevo, la terapia del freddo può essere particolarmente utile per curare problemi della pelle di vario tipo. Sto parlando di inestetismi come lentiggini, brufoli o l'alopecia areata, ma anche di condizioni più serie o fastidiose come verruche, emorroidi e persino neoplasie, come il melanoma.
  • Recupero da un infortunio: in ambito sportivo, anche ad alti livelli, i professionisti possono ricorrere alla crioterapia per guarire più velocemente dopo infiammazioni o infortuni muscolari, oltre che per recuperare dagli sforzi intensi compiuti per esempio durante un allenamento.
  • Campo estetico: molte personalità del mondo dello spettacolo si sottopongono alla crioterapia a causa dei benefici che vengono attribuiti a questa pratica. Oltre a farti sentire più energico, l'esposizione alle basse temperature aiuterebbe infatti a rigenerare i tessuti cutanei, mantenere la pelle più elastica grazie alla vasodilatazione, ridurre gonfiore o cellulite a causa di un'azione drenante e uccidere le cellule adipose.
  • Malattie croniche e neurodegenerative: negli ultimi anni, grazie alle proprietà terapeutiche del freddo che hanno un effetto analgesico, la crioterapia è stata utilizzata anche nei pazienti malati di Parkinson, sclerosi multipla o fibromialgia per alleviare il dolore provocato da queste malattie. Inoltre, il rilassamento muscolare causato dalle basse temperature aiuterebbe anche a mantenere più a lungo le funzioni motorie.

Benefici della crioterapia

Se un tempo veniva utilizzata solo per la cura dei mali più semplici come febbre e contusioni, oggi i benefici riconosciuti della crioterapia sono diversi:

  • Esercita un’azione antiemorragica
  • Frena il dolore subito dopo una contusione
  • Contrae e rigenera i tessuti della pelle
  • È antinfiammatoria, grazie al rilascio delle citochine provocato dal freddo intenso
  • Aiuta a diminuire il mal di testa
  • Elimina il dolore e riduce il gonfiore in seguito a traumi o contusioni
  • Rallenta il metabolismo limitando il consumo di ossigeno e consentendo alle cellule di resistere più a lungo
  • Rilassa e scioglie i muscoli che non riescono a restare contratti a temperature basse
  • Aiuta il sistema cardiocircolatorio grazie all’azione di vasodilatazione, che è la risposta dell'organismo al freddo per evitare il blocco della circolazione del sangue

Controindicazioni

La crioterapia è una procedura sicura e priva di pericoli se si seguono le raccomandazioni di cui ti ho già parlato. Tuttavia, esistono alcune controindicazioni per la terapia del freddo, che se utilizzata in ambito dermatologico può provocare alcuni effetti collaterali come la comparsa di piccole vescicole, bolle sierose e siero-ematiche, arrossamento e gonfiore nell'area trattata.

Se poi sei particolarmente sensibile al freddo, soffri di arteriopatie, della malattia di Raynaud, di malattie cardiovascolari acute o croniche, allora la crioterapia è sconsigliata.

Fonti| Humanitas; Osservatorio Malattie Rare

(Modificato da Alessandro Bai il 25-8-2020)