Didattica a distanza: qualche consiglio per famiglie e ragazzi per gestire al meglio la scuola online

La didattica a distanza ci ha accompagnato durante i mesi del lockdown. La scuola è ricominciata a settembre, ma arrivano già i primi decreti che riducono le lezioni in presenza e per tutta la durata dell’emergenza sanitaria dovremo abituarci a classi in quarantena e alunni che devono frequentare la scuola online. Proviamo allora a capire come adattarsi al meglio a questa nuova situazione.
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Dott.ssa Samanta Travini Psicologa Psicoterapeuta
30 Ottobre 2020 * ultima modifica il 30/10/2020

A seguito del lockdown  e della didattica a distanza, il Laboratorio Adolescenza e l’Istituto di ricerca IARD hanno monitorato il vissuto di studenti ed insegnanti attraverso tre indagini online. Da tale studio è emerso che indipendentemente dall’efficacia dal punto di vista strettamente didattico, la scuola online ha avuto una funzione di grande importanza per gli adolescenti che hanno potuto – grazie al proseguimento delle lezioni – mantenere una "agenda" della loro giornata relativamente normale. Il che ha contribuito, come le indagini hanno evidenziato, a proteggere il loro equilibrio psicologico. Differente l’impatto sugli insegnanti che – a parità di problemi tecnici legati alla funzionalità di piattaforme e connessioni – hanno dovuto assumersi la responsabilità di riversare (in molti casi inevitabilmente improvvisando) i metodi didattici tradizionalmente utilizzati in un "contenitore" del tutto nuovo e in parte sconosciuto, con un oggettivo aumento del tempo dedicato rispetto alla normalità (lamentato da oltre il 90% degli insegnanti coinvolti nel rilevamento).

Tre mesi di scuola davanti al computer (la maggior parte dei quali anche in regime di pieno lockdown) hanno prodotto anche degli effetti collaterali negativi sia dal punto di vista fisico che psicologico. Dal punto di vista fisico sedentarietà, bruciore agli occhi, stanchezza, mal di testa e mal di schiena sono stati i disturbi maggiormente indicati dagli insegnanti, come conseguenti alla attività scolastica online, mentre gli studenti hanno indicato bruciore agli occhi, mal di testa e mal di schiena. Dal punto di vista psicologico stress e difficoltà ad addormentarsi sono state indicate da più della metà degli insegnanti intervistati, a seguire: ansia, senso di solitudine e depressione. Sul fronte studenti troviamo difficoltà di concentrazione, ansia, difficoltà ad addormentarsi e senso di solitudine (indicati dalla maggioranza delle ragazze e da un terzo dei ragazzi).

Il senso di solitudine è stato indicato in percentuale molto maggiore dagli studenti. Sono stati infatti gli adolescenti, durante il lockdown, a soffrire maggiormente il distacco dai loro contatti sociali extrafamiliari. Anche riferendoci soltanto alla scuola, oltre il 70% ha sofferto la mancanza di interazione con i compagni, mentre solo il 54% degli insegnanti ha sofferto la mancanza di interazione con i colleghi. In vista del ritorno della didattica a distanza vi suggerisco qualche consiglio per affrontarla al meglio.

Realizzare una didattica a distanza efficace

Proviamo a capire come si possa realizzare una didattica a distanza efficace e utile per tutti:

  1. Seguire le linee guida del ministero dell’Istruzione, che ha lanciato un sito per fornire alle scuole gli strumenti da usare per la didattica digitale. Dalla piattaforma del MIUR è possibile accedere a strumenti di cooperazione, scambio di buone pratiche e gemellaggi fra scuole, webinar di formazione, contenuti multimediali piattaforme certificate.
  2. Scegliere i giusti materiali da condividere con gli studenti, in base agli obiettivi di apprendimento impostati. In rete ci sono molti materiali digitali, ma è importante valutare bene la fonte e la qualità educativa degli stessi.
  3. Creare materiali fruibili dagli studenti. Non serve scannerizzare un foglio cartaceo e condividerlo (spesso anche in bassa qualità), ma è necessario che il materiale sia creato direttamente in digitale, cosicché gli studenti possano svolgere gli esercizi o le verifiche direttamente online, facilmente. Anche l’insegnante può, così, ricevere e analizzare i risultati molto più velocemente e agevolmente.
  4. Utilizzare strumenti adeguati alla didattica a distanza, integrabili tra loro. In rete sono molti gli strumenti utili all’e-learning, ma non tutti sono intuitivi, di facile utilizzo e con la possibilità di condividere materiali tra le varie piattaforme, con pochi click.
  5. Offrire supporto agli studenti. È importante che gli alunni si sentano comunque seguiti dal docente, anche se la formazione avviane distanza; per questo è importante utilizzare chat o altri strumenti che consentano di rispondere alle loro delucidazioni e di fornire feedback sulle attività svolte.

7 consigli per ragazzi e famiglie

Si tratta di piccoli suggerimenti su temi quotidiani, che potranno sembrare banali ma utili per il mantenimento di un buon equilibrio.

  1. Trova uno spazio il più possibile tranquillo e libero da distrazioni e adibiscilo a “spazio studio”
  2. Prepara il materiale utile solo alla lezione che stai svolgendo o seguendo.
  3. Lascia fare in autonomia ciò che i bambini e ragazzi sanno fare da soli: dall’errore si possono imparare tante cose. Pensiamo alla situazione precedente l’emergenza: i bambini e ragazzi erano in classe senza l’aiuto e il supporto dei genitori. Proviamo quindi a tornare a questo concetto di normalità.
  4. Tempi e spazi: anche se non ci sono più campanelle da rispettare e aule da raggiungere  è buona cosa stabilire insieme tempi e spazi della giornata. Ci sarò un tempo per lo studio, un tempo per il gioco, un tempo per lo svago e un tempo per i pasti. È utile creare una tabella, che può essere anche condivisa in famiglia in cui ciascuno può organizzare il proprio tempo scandito. Anche gli spazi sono importanti per cui è buona cosa organizzare e accordarsi in famiglia circa ciascuno il proprio spazio, alla luce anche dello smart working che in questo momento sta in qualche modo coinvolgendo tutti gli adulti.
  5. La cura di sé: È vero, non dobbiamo più uscire di casa ma è comunque importante continuare a prendersi cura di sé, proprio come se si dovesse andare a scuola o al lavoro. Continuiamo quindi a mettere in pratica le buone abitudini che anche prima mettevamo in atto: alziamo di buonora la mattina, prepariamoci, vestiamoci con dei vestiti colorati e prepariamoci proprio come se dovessimo uscire di casa. Non è molto, ma spesso è d’aiuto per affrontare con più grinta ed entusiasmo le giornate che a volte risultano monotone.
  6. Il tempo libero: è essenziale proteggere e preservare questo spazio. In questa fase di didattica a distanza, a volte ci si scorda di avere del tempo libero per cui programmarlo potrebbe essere una buona strategia. Possiamo fare davvero tantissime cose, scegliamo di fare ciò che ci piace davvero e che fino ad ora non abbiamo avuto molto tempo per farle. Programmiamo anche delle attività da fare tutti insieme in famiglia, visto che tempo e spazio in questo momento lo permettono.
  7. L'alimentazione: La vita dei bambini e dei ragazzi, ma anche la nostra è spesso scandita dai momenti del pasto:  sappiamo che la colazione si fa prima di uscire da casa, lo spuntino a metà mattina , il pranzo, la merenda del pomeriggio e la cena spesso tutti insieme in famiglia. Sappiamo che il cibo è energia per il corpo e per la mente e che è anche collegato spesso con le emozioni, emozioni che in questo momento sembrano essere in altalena. È proprio importante quindi, in questo momento in cui ci troviamo con una organizzazione e struttura giornaliera stravolta, mantenere un certo ordine e creare una ruotine sana anche in termini di alimentazione.
Laureata in psicologia clinica dello sviluppo e neuropsicologia, si occupa di sostegno psicologico per individui, coppie e famiglie con particolare attenzione altro…