
Il digiuno intermittente è uno schema dietetico che alterna periodi in cui si mangia a dei periodi in cui si fa digiuno. Non si tratta di un percorso di educazione alimentare studiato per aiutare a migliorare la salute generale del proprio corpo, è una dieta: come tale deve essere accompagnata quindi da una abbondante idratazione e al digiuno, inoltre, devono corrispondere pasti equilibrati e soprattutto, dietro questa come tutte le altre diete deve esserci sempre l'indicazione e la strutturazione da parte di un medico specialista.
Il digiuno intermittente è una dieta che ha molte varianti in base al tempo di digiuno: alcune prevedono giorni, altre solo otto ore. Lo scopo è quello di ridurre l’attività metabolica che viene attivata attraverso l’alimentazione. Ciò avviene grazie al cosiddetto silenzio metabolico che limita la produzione di insulina e di alcuni ormoni anabolici che nel tuo organismo hanno il compito di trasformare le calorie in massa grassa.
Ovviamente nelle ore in cui ti alimenti, i pasti non devono essere casuali ma sempre bilanciati e devono sempre contenere tutti i componenti principali utili al tuo organismo come proteine, carboidrati e grassi.
Gli schemi di digiuno intermittente sono numerosi. Di seguito trovi quelli più famosi: il più frequente, interessante e sensato prevede che tu concentri l’assunzione del cibo in otto ore creando una "finestra" in cui il tuo stomaco resta vuoto. Il consiglio, però, è quello di non provarne uno a caso con un'auto-prescrizione, ma di consultare sempre prima un nutrizionista.
Il digiuno intermittente ha numerosi effetti sul corpo. Prima di tutto, hai a disposizione delle giornate in cui il tuo fisico può completamente purificarsi dalle tossine e soprattutto eliminare quel senso di pesantezza e stanchezza di chi ha mangiato male o troppo. Inoltre, pare che l’astinenza alimentare influenzi gli ormoni: abbassa i livelli di insulina, coinvolta nell'accumulo di adipe, e di IGF-1 o somatomedina, ormone di natura proteica, che promuove la proliferazione cellulare, soprattutto a livello osseo, cartilagineo e muscolare. Sue carenze sono associate alla riduzione dell'incidenza di patologie associate all'invecchiamento, soprattutto quelle che coinvolgono cuore e arterie. È dunque un trattamento antiage.
Non è tutto, perché la restrizione calorica favorisce livelli di colesterolo più bassi, stimola il sistema immunitario, riduce il rischio di ipertensione, migliora le funzionalità intestinali e potenzia la massa muscolare a scapito di quella grassa.
Il digiuno intermittente favorisce il dimagrimento, ma non è un regime dimagrante. È dunque importante, se è hai deciso di provare, non aspettarti alcun tipo di risultato a breve termine. Prima di tutto perché la funzione è ritrovare il proprio benessere che non è semplicemente legato alla perdita dei chili di troppo. E poi perché gestire il digiuno intermittente non è facile e ci vuole disciplina: i periodi di astinenza dal cibo potrebbero comportare il rischio di abbuffate successive.
Quanto si dimagrisce? In linea di massima puoi aspettarti una perdita di peso pari al 5 percento del tuo peso in un periodo che va da 1 a 6 mesi. È dunque un calo molto lieve, che però si associa anche a una diminuzione sempre del 5 percento circa della circonferenza, fondamentale per prevenire quel disturbo noto come sindrome metabolica.
Le controindicazioni del digiuno intermittente sono quelle di tutte le diete. Non deve essere seguito dalle donne in gravidanza o in fase di allattamento, dai ragazzi in crescita o da chi soffre o ha sofferto di disturbi alimentari. Questo schema dietetico, che prevede l’astinenza dal cibo, può promuovere un’alimentazione scorretta. Inoltre, ritagliarsi delle finestre temporali in cui non si mangia non deve favorire la comparsa di carenze nutrizionali: è molto importante seguire una dieta sana e varia. Per questo motivo si consiglia di aderire a questo modello sempre e solo sotto il controllo del medico.
Come per tutte le diete è assolutamente necessario che non te la auto.prescrivi: una dieta è una prescrizione che deve essere sempre fatta e organizzata in base alle tue esigenze da parte di un medico o da un nutrizionista.
Fonti: Obesita.org; Fondazione veronesi