Nel 2022 quasi 2 milioni di persone hanno scelto di dare il consenso alla donazione di organi e tessuti. Numeri importanti ma migliorabili, se pensi che nel 2021 oltre 3 milioni avevano detto «sì».

Il nuovo modo per rimpolpare le statistiche è l’aver aperto la possibilità di esprimere il proprio consenso con pochi e semplici click sul sito dell’Aido utilizzando anche la propria Carta d’Identità Elettronica.

Dopo la firma digitale e lo Spid, la manifestazione a favore della donazione di organi, tessuti e cellule dopo la morte è ancora più facile, specialmente per tutti coloro che, per esempio, non hanno mai messo a punto la propria identità digitale.

Il merito è della nuova versione di DigitalAido, un canale web fruibile anche come App per smartphone appena presentata davanti ai membri del Senato.

“La nuova versione di DigitalAido rappresenta un'alternativa per andare incontro al 45% dei cittadini che al momento del rinnovo della carta d’identità non si esprime sulla donazione, lasciando cadere la richiesta. In questo modo, di fatto, queste persone dovranno aspettare il prossimo rinnovo del documento, altri 10 anni, per decidere” ha spiegato Flavia Petrin, presidente di Aido.

Dalle parole, le potenzialità del nuovo sistema si sono subito trasformate anche in numero. Rilasciata lo scorso 3 aprile, nei primi 9 giorni di vita ha visto già 750 consensi alla donazione raccolti proprio con l’utilizzo della carta d’identità elettronica, un terzo dei quali pervenute da giovani under30.

Aido poi ha rilevato un sensibile aumento delle scelte tramite App, salite al 53% del totale e che l’espressione per il 10% tramite la Cie (l’87% con Spid il 3% manuale): significa, in sostanza, che 79 manifestazioni di volontà positive sono state acquisite proprio grazie alla nuova opportunità.

Un piccolo ma significativo passo in avanti che oggi, nella Giornata Nazionale dedicata alla Donazione e il trapianto di organi e tessuti, va ad arricchire ancora di più i numeri di DigitalAIDO già ricca, dopo solo un anno e mezzo di attività di 29.458, di cui ben 16mila (il 55%) arrivate da ragazzi sotto i 30 anni.

“Aido svolge un ruolo essenziale in Italia nella promozione della cultura del dono. Ciò è indispensabile per abbassare il tasso delle opposizioni che, mediamente, in Italia è al 30%. Ci sono anche discrepanze tra zone del Nord e del Sud del Paese. Dobbiamo continuare a informare incessantemente” ha spiegato il dottor Massimo Cardillo, direttore del Centro Nazionale Trapianti.

Fonte | Ansa