
Dici autunno e dici funghi. Quando le temperature cominciano ad abbassarsi e l’umidità fa invece il percorso opposto, capisci subito che si sta avvicinando il momento della raccolta dei funghi.
Da ingrediente protagonista in un risotto o come accompagnamento di qualità a un’abbondante porzione di polenta, i funghi rappresentano da sempre un alimento prelibato e versatile e molto ben apprezzato dalla tradizione culinaria italiana.
Così come lo è la loro raccolta. Per moltissimi infatti la gita nei boschi alla ricerca di funghi è un momento di immersione nella natura e, allo stesso tempo, di unione e condivisione.
Per questo, voglio darti una mappa di quelle che sono alcune tra le migliori zone d’Italia dove trovare questi piccoli ortaggi. Considera che, da Nord a Sud, sul nostro territorio vi sono numerosissimi boschi ricchi di funghi: qui ti do una visione a 360 gradi.
I primi luoghi su cui ti faccio fissare sulla cartina si trovano in Valle d’Aosta. La Thuile, per esempio, è molto famosa per la sua abbondanza di funghi in particolare di fingerli e di porcini, così come la zona delle cascate del Lutor e quella dell’Alto Dora. Tieni presente però che entro i confini regionali vige il limite di raccolta giornaliero di funghi che, per persona, non può superare 1 kg di questi piccoli ortaggi.
Per varietà e quantità, anche il Trentino Alto Adige è un territorio assai ricco di funghi. I punti più ricchi sono quelli dell’Altopiano della Paganella e del Lago di Molveno, nel cuore del Parco Naturale dell’Adamello. Tieni a mente poi anche i boschi della Val di Sole, della Val Rendena, della Val di Fiemme e della Val di Non.
La scelta, come ti dicevo, è davvero ampia perché puoi facilmente incappare in popolazioni di funghi prataioli così come di funghi gallinacci o di porcini.
A dispetto di quanto succede in valle d’Aosta, nei confini della Provincia di Trento si possono raccogliere fino a 2 kg di funghi al giorno per persona.
Il territorio lombardo è fatto di boschi, laghi, fiumi e pinete: possiede dunque tutte le caratteristiche ambientali e climatiche ideali per la proliferazione dei funghi. In particolare: chiodini, prataioli, gallinacci, pioppini e, naturalmente, porcini.
Se dovessi appuntarti devi posti dove raccoglierli ti suggerisco: il parco delle Groane – una zona oltre 7mila ettari di boschi e betulle – oltre alla Valle Brembana, nella provincia di Bergamo, tra Milano e Pavia, la Valtellina.
Se volessi spostarti verso nord-est e quindi al Friuli Venezia Giulia, per cercare, trovare e raccogliere ti consiglio l’area del Tarvisiano e le valli di Tolmezzo.
Unica raccomandazione: ricordati di avere in tasca l’autorizzazione alla raccolta, che puoi pagare con il versamento di un contributo di entità variabile in base alla zona.
Un altro punto che ti faccio fissare sulla cartina è l’Altopiano della Sila. Si trova in Calabria e per una gita domenicale è chiaramente più accessibile a chi vive nella Regione. Ad ogni modo, sappi che si tratta di uno dei luoghi più rinomati per la raccolta dei funghi e in particolare, dei porcini.
Il clima mite, l’umidità che sale dai laghi e dall’ombra delle foreste di conifere e latifoglie della Sila creano un ambiente perfetto per la loro crescita così come di tante altre varietà: le stimano parlano di oltre 3mila specie di funghi in cui è possibile imbattersi.