È morto Ryder, il cavallo di New York, simbolo del maltrattamento degli animali da carrozza

La speranza è che come è successo a Roma, anche a New York vengano vietate le carrozze trainate dai cavalli. Dopo uno sfruttamento durato anni, il cavallo Ryders si è spento, ma nella cuore di Manhattan ci sono molti altri cavalli maltrattati che potrebbero ancora salvarsi.
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Gaia Cortese 19 Ottobre 2022

Ryder, il cavallo diventato simbolo del maltrattamento degli animali da carrozza, se n’è andato.

È diventato “famoso” per essere collassato a terra all’ora di punta in una strada trafficata di New York, e il video che lo mostrava riverso a terra, mentre veniva frustrato dal suo conducente è diventato virale sollevando l’indignazione pubblica e delle associazioni animaliste. È accaduto lo scorso agosto in una torrida e afosa New York, non lontano dall’incrocio tra la Ninth Avenue e la West 45th Street. Esausto e disidratato, Ryder era caduto in ginocchio dopo aver scarrozzato i turisti per più di sette ore.

Una volta ricoverato nella fattoria di Wallkill, a nord di New York, Ryder non riesce a recuperare le forze e il veterinario che lo ha in cura sospetta un linfoma. Le indagini mediche evidenziano poi che Ryder non è solo malnutrito e sottopeso, ma è anche e sofferente del disturbo neurologico equino EPM (Mieloencefalite Protozoaria Equina).

Lo scorso 16 ottobre Ryder è collassato ed è stato colpito da un attacco epilettico. La sua nuova proprietaria ha deciso di praticargli l’eutanasia, dichiarando quanto Ryder fosse "un cavallo straordinario che meritava più tempo per godersi il suo pensionamento”.

Durante gli ultimi due mesi di vita, Ryder ha ricevuto tutte le cure possibili dai migliori veterinari e ha potuto godere di quel tempo trascorso in mezzo alla natura, tra passeggiate nell’erba e buon cibo, che gli è sempre stato negato in vita. Come hanno scritto sulla pagina Facebook della Maple Hill Farms l’anziano cavallo (sembra avesse intorno ai 26 anni) se n’è andato accompagnato da chi in questo poco tempo gli ha voluto bene.

Come riporta il New York Times, da tempo a New York le associazioni animaliste lottano contro lo sfruttamento degli animali da traino, ma nel cuore di Manhattan sono almeno duecento i cavalli che vengono ancora sfruttati per trasportare turisti da una parte all'altra della città. La speranza è che come è accaduto a Roma, anche a New York venga sradicato questo crudele retaggio del passato.

In Italia, lo scorso agosto è stato infatti approvato, all'interno del Decreto Infrastrutture e Trasporti, un ordine del giorno che sancisce il divieto di utilizzare gli animali come mezzi di trasporto su tutto il territorio (ne abbiamo scritto qui). Nel testo si legge che il governo si impegna "a vietare l’utilizzo di animali per la trazione di veicoli e di mezzi di ogni specie adibiti al servizio di piazza e per i servizi pubblici non di linea finalizzati ai trasporti di persone a fini turistici e ludici, nell’intero territorio nazionale".