Economia circolare, il governo sblocca 210 milioni di euro per sostenere l’innovazione nel settore

ll Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha firmato il decreto attuativo per le agevolazioni nel settore dell’economia circolare, contenute nel testo del Decreto Crescita. Previste due riserve: una per i progetti delle Pmi e l’altra destinata esclusivamente ai progetti da realizzare nel Sud Italia.
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Federico Turrisi 16 Giugno 2020

Quante volte su Ohga ti abbiamo detto che la logica dell'usa e getta appartiene ormai al passato? Il passaggio da un modello di economia lineare a uno circolare è uno dei pilastri che deve guidare la nostra società verso un futuro più sostenibile. E anche l'Italia, che vanta tra le sue imprese delle autentiche eccellenze nel settore dell'economia circolare, sta cercando di indirizzare la barra nella giusta direzione.

Proprio ieri il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha firmato il decreto attuativo volto a sostenere l’innovazione proprio in questo ambito attraverso le agevolazioni previste nel decreto legge 34/2019 (il cosiddetto Decreto Crescita), convertito nella legge 58/2019.

Con questa misura si vuole favorire la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni innovative e sostenibili, in maniera tale da rendere concreta una riconversione delle attività produttive verso un modello di economia circolare. Il che significa prodotti più durevoli e concepiti per dare loro una seconda vita attraverso il riuso e il riciclo.

Il Mise, si legge in una nota, ha messo sul piatto "150 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati a valere sulle risorse del FRI" (ossia il fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca) e "60 milioni di euro per la concessione dei contributi alla spesa a valere sul Fondo sviluppo e coesione e sul Fondo per la crescita sostenibile". Il decreto prevede due riserve, ognuna pari a circa la metà degli stanziamenti: una è destinata ai progetti delle imprese di piccole e medie dimensioni e delle reti di imprese presenti sull’intero territorio nazionale, l'altra è volta a sostenere i progetti da realizzare nel Mezzogiorno. Ulteriori fondi potranno arrivare dalle Regioni e dalle Province autonome.

Nel dettaglio, la misura intende incentivare i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale portati avanti dalle imprese, anche in collaborazione con organismi di ricerca o con altre aziende, di importo non inferiore a 500mila euro e non superiore a 2 milioni di euro, nei diversi settori dell’economia circolare individuati dal bando. Il decreto, in corso di registrazione presso la Corte dei Conti, stabilisce i criteri, le condizioni e le procedure per ottenere le agevolazioni. Una volta pubblicato in Gazzetta ufficiale, sarà possibile conoscere le scadenze per la presentazione delle domande. Che sia lo stimolo necessario per le imprese a seguire in maniera più convinta un percorso di sostenibilità? Speriamo di sì.