Fare ghosting è facile. Ecco perché non vale la pena struggersi se ne sei vittima

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Mentre aspetti da giorni un messaggio o una chiamata, ti accorgi di essere anche stato bloccato sui social dalla persona con cui credevi di avere una relazione “sana”. Sei una vittima di ghosting, un comportamento sempre più diffuso perché è facile da mettere in atto.
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Gaia Cortese 10 Marzo 2023

Sparire senza dare spiegazioni. Interrompere ogni comunicazione. Dileguarsi come un fantasma, in poche parole, fare ghosting. Un fenomeno sempre più diffuso nelle relazioni interpersonali, che interessa soprattutto i giovani adulti, tra i 18 e i 30 anni, e che negli ultimi tempi sembra essersi diffuso per la facilità con cui può essere messo in atto.

Chi fa ghosting decide a un certo punto di sparire, evitando qualsiasi forma di contatto: non risponde alle chiamate, ai messaggi, alle mail e, in alcuni casi, blocca l’altra persona sui social.

È facile. Perché oggi un numero considerevole di relazioni nasce (e muore) online, o per lo meno, è lì che si sviluppa maggiormente nell’arco della giornata, tra messaggi su what's app, like sui social e chat sulle app di dating. Difficile fare ghosting in una relazione che dura da anni, ma farlo con una persona che si frequenta da qualche settimana o mese, è ormai una pratica molto diffusa.

“Il ghosting avviene perché è facile metterlo in atto.”

A tal punto che alcuni ricercatori del reparto di Psicologia dell’Università della Georgia hanno voluto studiare gli effetti del ghosting e ovviamente anche le conseguenze sull’autostima di chi è vittima di questo comportamento. Dallo studio è emerso che almeno due partecipanti su tre avevano fatto ghosting nella loro vita, anche più di una volta. Sembra poi che la metà delle persone "autrici" di ghosting, abbiano ammesso di aver provato un senso di colpa o rimorso, mentre l’altra metà non aveva provato alcuna emozione.

Perché si fa ghosting? Perché è facile. Nessuna spiegazione, nessuna conversazione difficile da dover affrontare. Non a caso il profilo di chi mette in pratica questo comportamento è quello di una persona che ha problemi di comunicazione. A questo si aggiunge la difficoltà di prendersi delle responsabilità, di dare spiegazioni, di affrontare il dolore dell’altra persona.

Molto più semplice cancellare chat, bloccare i contatti social e archiviare il tutto. Più semplice, ma miserabile.

Lo studio dei ricercatori dell’Università della Georgia ha considerato anche gli effetti del ghosting sulle “vittime”, facendo emergere la riflessione che l’effetto del ghosting sulla salute mentale possa essere molto più profondo di quello del rifiuto totale.

Come ha spiegato Laura Turuani, psicologa e psicoterapeuta del centro milanese Il Minotauro su Corriere.it, “A distanza di tempo il ricordo di aver subito ghosting risulta essere più doloroso di una rottura “tradizionale” con un incontro in carne ed ossa. È probabile che coloro che optano per questo genere di addio non si rendano conto del danno che causano all’altra metà”.

E continua: “Quello che fa male non è tanto la perdita dell’altro, quando magari ci si è visti poche volte, ma l’idea di uscire dalla mente dell’altro, di non essere più pensati e cercati, di non avere abbastanza valore da essere ricontattati, che è il dolore narcisistico più difficile da sopportare. Spesso non è l’amico a mancare, ma quella sensazione di essere desiderati”.

Ecco. Forse questo potrebbe essere un buon spunto di riflessione. Si può davvero soffrire per la mancanza di una persona che ci ha completamente bloccato e tagliato fuori dalla sua vita senza dare nemmeno una spiegazione? Perché la questione non è tanto il voler chiudere una relazione, che sia di amicizia o di amore, ma il modo in cui si decide di farlo.

Piuttosto che struggersi chiedendosi per quale motivo una persona sia sparita come un fantasma, l’attenzione dovrebbe andare sul quel bisogno soggettivo di essere desiderati da qualcuno, di piacere. Lavorare sulla propria autostima può essere il primo passo per reagire nel modo migliore al ghosting, semplicemente con più palle di chi lo ha messo in atto.