Fiumi di plastica anche in Europa: ecco quello spagnolo che 500 volontari di Greenpeace hanno pulito

In una mattina, 500 volontari di Greenpeace hanno raccolto circa 18.000 rifiuti plastici che galleggiavano nel fiume di Guardamar del Segura, in Spagna. Rifiuti che, se non fossero stati recuperati, si sarebbero riversati in mare, proprio come accade a 8 milioni di tonnellate di plastica ogni anno.
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Sara Del Dot 29 Marzo 2019

Li abbiamo visti in Indonesia, Guatemala, Malesia. Corsi d’acqua che in realtà, di acqua, non sembrano averne affatto. Perché a scorrere tra i loro argini sono più che altro milioni di sacchetti, flaconi, bicchieri e bottigliette di plastica arrivate da chissà dove. Non devi stupirtene. I fiumi rappresentano infatti il canale preferenziale attraverso cui le famose 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono nel mare ogni anno. I principali, ovvero i più inquinati e inquinanti, sono dieci: Yangtze, Nilo, Gange, Indo, Fiume Giallo, Hai he, il fiume delle Perle, Amur, Niger e Mekong.  Tutti corsi d’acqua molto lontani da noi, a cui possiamo pensare sì con preoccupazione, ma con sguardo un po’ distaccato, distratto, proprio come guardiamo ad ogni fenomeno dannoso che avviene in un continente che non è il nostro.

Eppure, le immagini che stai per vedere sono state girate ad appena qualche ora di aereo da te, in Spagna, più precisamente nel Comune di Guardamar del Segura dove, una mattina di di marzo, 500 volontari di Greenpeace hanno raccolto 18.000 rifiuti.

Bottiglie, flaconi, barattoli di ogni forma e dimensione accumulatesi nel corso degli anni, affollavano il letto del fiume Segura soffocandolo letteralmente, in attesa di essere trascinati via e rilasciati nelle acque del mare. I volontari sono riusciti a ripulire sia il corso d’acqua sia i suoi argini. La ragione di un livello di inquinamento così elevato è piuttosto semplice: alcuni abitanti del luogo hanno infatti riferito che questo fiume è da sempre trattato alla stregua di una discarica. L’averlo ripulito, quindi, sarà servito a ben poco se la comunità non smetterà di scaricarci dentro rifiuti e detriti.