Forse il sake è l’elisir di lunga vita, ma consumalo con moderazione

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
La prossima volta che mangi sushi accompagnalo con un bicchierino di sake. La tradizionale bevanda alcolica giapponese ha effetti salutari sull’organismo e sembrerebbe in grado di prevenire diverse patologie dal diabete all’ictus. Che sia anche un elisir di lunga vita?
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Gaia Cortese 30 Settembre 2019

È alcolico, ma può avere effetti benefici sulla salute. Lo chiameremo il paradosso del sake, la bevanda nazionale giapponese, eppure è vero. Il sake, nelle opportune quantità (ricordiamoci che ha una gradazione alcolica che varia dal 23 al 16%), ha degli effetti salutari, comprovati da alcuni studi scientifici. Ma andiamo con ordine.

Cos’è il sake?

Il sake è una bevanda ottenuta dalla fermentazione del riso. La fermentazione è indotta da un microrganismo chiamato koji-kin e dall’aggiunta di un particolare lievito chiamato kobo. Puoi berlo sia freddo che caldo, a seconda della stagione e del tuo gusto personale. Solitamente viene servito in tazzine di terracotta o di ceramica, ma vengono utilizzati anche dei semplici bicchieri di vetro. Potrebbe capitarti di vederlo servito anche in una sorta di scatolina in legno di cedro: è il masu, un recipiente della tradizione giapponese.

I benefici del sake sulla salute

Sake servito nel masu, un recipente tipico della tradizione giapponese.

Dicevamo che il sake, nonostante sia un alcolico, ha diversi effetti positivi sulla salute della persona e può addirittura essere consumato per prevenire alcune patologie.

Previene la pressione alta

Tanto per iniziare, il sake ha 9 tipi di peptidi (il sake stesso 3 tipi e 6 tipi nei sedimenti di sake) che inibiscono alcuni enzimi i quali, attivati in eccesso, portano a soffrire di ipertensione o pressione alta. Un bicchiere di sake sembra quindi essere un buon modo per prevenire alcune malattie cerebrovascolari come ictus, angina e attacchi di cuore. Non solo. Il sake aiuta anche a ridurre il colesterolo e impedisce la formazione di coaguli di sangue.

Previene l'osteoporosi

Il sake contiene alcuni amminoacidi, come per esempio la valina, la leucina e l'isoleucina, che contribuiscono a recuperare e costruire i muscoli scheletrici, prevenendo l’osteoporosi. Inoltre uno degli ingredienti principali del sake, il koji, ha cinque tipi di inibitori catepsina-L che aiutano a prevenire questa patologia.

Allunga la vita

Se consumato moderatamente il sake, potrebbe addirittura allungarti la vita. Secondo un altro studio condotto dall’American Council on Science and Health, i bevitori leggeri o moderati di alcol hanno meno rischi di mortalità rispetto agli astemi, mentre i forti bevitori sono più a rischio di mortalità. In pratica, il giusto sta nel mezzo. Se le proprietà benefiche del sake sono dimostrate, non si può certo ignorare il fatto che alla base di una sana longevità ci sia sempre uno stile di vita sano ed equilibrato.

Allonta il rischio di diabete

Nel sake non pastorizzato (namzake) e nei sedimenti del sake è presente un attivatore simile all’insulina. Siccome il diabete si verifica a causa di una carenza di insulina, l’attivatore di insulina presente nel sake può aiutare a risolvere questo problema, aiutando a prevenire la patologia stessa.

È anti-invecchiamento

Il sake contiene anche gli acidi ferulici, che altro non sono che degli antiossidanti che possono avere un effetto anti-invecchiamento. L’acido ferulico contenuto nel sake, infatti, è un potente assorbitore di luce UV, e pertanto è in grado di prevenire l’invecchiamento della pelle. Inoltre il sake può aiutarti a mantenere la pelle giovane, perché inibisce la perossidazione lipidica, ossia quel processo per cui i radicali liberi attaccano i lipidi contenenti doppi legami e in particolare gli acidi grassi polinsaturi, velocizzando il processo di invecchiamento dell'organismo.

La sfida per eleggere il miglior sake

Grazie alla Sake Sommelier Association Italiana, il prossimo 11 novembre a Milano arriverà per la prima volta in Italia la Sake Challenge, un appuntamento annuale sulla bevanda alcolica giapponese che si svolge dal 2012 nella città di Londra. L'evento si terrà a Milano e sarà organizzato presso il concept store giapponese Tenoha. I produttori di sake giapponesi parteciperanno quindi con le loro etichette per eleggere i "Migliori Sake per l'Italia" secondo il palato italiano. A valutare le etichette, oltre 50 giudici tra sake sommelier professionisti e giornalisti di settore, tutti provenienti direttamente dal Giappone.