Chi è il bambino simmetrico e come gestirlo

L’ultima generazione di genitori (non tutti per fortuna) sta creando molta confusione nei propri figli. Con la Dottoressa Samanta Travini, psicologa, abbiamo affrontato il tema del cosiddetto “bambino simmetrico”, che cresce senza riconoscere l’autorità dei genitori, diventando un bambino di difficile gestione.
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Evelyn Novello 26 Aprile 2024
In collaborazione con Dott.ssa Samanta Travini Psicologa

La ragione? Ce l'ha solo lui. Non accetta limitazioni di alcun tipo, ha un continuo atteggiamento di sfida, non riconosce l’autorità dei genitori e vuole imporsi di continuo. È così che si comporta un bambino simmetrico, così come lo definisce la psicologa argentina Claudia Messing, nel suo libro “Come si sentono e pensano i bambini oggi. Ricerca sulla simmetria del bambino con l’adulto. Risorse per l’educazione, l’educazione e la clinica dei bambini e dei giovani”.

Un bambino simmetrico diventa davvero difficile da gestire e i primi ad accorgersene sono i genitori. Per cercare di restaurare un sano rapporto in famiglia, occorre ristabilire i ruoli genitoriali, sono loro che devono porsi come figura di riferimento per i figli, e non il contrario.

Cosa vuol dire bambino simmetrico

Il bambino simmetrico, conosciuto anche come bambino specchio, è chiamato così perché si pone in un rapporto alla pari del genitore. In una sorta di democrazia smisurata all’interno del nucleo famigliare, ecco che il bambino simmetrico tende a imitare in tutto per tutto l’adulto, identificandosi in ogni situazione, in un "effetto specchio" che alla lunga, porta il bambino a mettersi sullo stesso piano dell’adulto.

"Viviamo in un mondo in cui i bambini si comportano sempre più come adulti e gli adulti come bambini – ci ha spiegato la dottoressa Samanta Travini, psicologa. – Il fenomeno del bambino simmetrico è una teoria sviluppata dalla psicologa argentina Claudia Messing che mette in risalto il fatto che i bambini sono sempre più difficili da tenere ‘a bada', molto più problematici di un tempo e dispongono di meno risorse psicologiche per completare il proprio processo di individuazione. Inoltre, ripetono gli stessi schemi disfunzionali dei genitori".

Il fenomeno del bambino simmetrico fonda le sue radici nei nuovi modelli educativi. In essi, non c’è un esercizio coerente dell'autorità né una nitida definizione dei ruoli materno, paterno e del figlio. "Si è imposta una sorta di democrazia smisurata, che disegna le gerarchie familiari e in cui tutti finiscono con il percepire gli altri come pari, quando non lo sono" precisa la psicologa.

Le caratteristiche del bambino simmetrico

La caratteristica principale del bambino simmetrico riguarda il suo carattere molto difficile da gestire.  Non vede in loro qualcuno con più conoscenza o più esperienza, né altro. Per questo, li tratta semplicemente come suoi pari. Presto, però, si scontra con la realtà dei fatti e comprende di non potercela fare da solo. Questo stadio si identifica con una mancata identificazione di sé stesso che genera confusione, insicurezza e inadeguatezza.

Per questi bambini è anche difficile fare amicizia con i coetanei. "Instaurano rapporti conflittuali e basati sulla competizione. Non sono molto empatici, dunque accettano solo il loro punto di vista. Inoltre, il bambino simmetrico presenta grandi difficoltà nel distaccarsi dai propri genitori una volta raggiunta l'età adulta. La sua capacità di adattamento è bassa e per questo preferisce rimanere nella propria ‘zona di comfort‘" spiega Travini.

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Bambino simmetrico e stile genitoriale

Diventare genitori è una grande sfida. Possono esserci linee guida, libri e manuali, consigli più o meno validi per educare al meglio i propri figli, ma essere genitori è qualcosa che si impara sul campo. Nella coppia che diventa famiglia, si presenta poi un ulteriore problema: quello del legittimare l’altro come genitore e non più solo come compagno o compagna di vita. Senza un riconoscimento reciproco delle competenze genitoriali, l’educazione dei figli è il primo tassello della famiglia che rischia di non funzionare, con ripercussioni sull’intero nucleo facilmente immaginabili.

L’educazione dei figli è quindi fondamentale, e dovrebbe essere condivisa pienamente da entrambi i genitori. Cosa succede quando uno di questi (se non addirittura entrambi) perde il controllo sul proprio figlio? Nella maggior parte dei casi il figlio cresce senza un punto di riferimento valido, senza riconoscere l’autorità dei genitori e perdendo quindi nei loro confronti ogni forma di rispetto.

Come gestire un bambino simmetrico

Come sosteneva la dottoressa Messing, per gestire un bambino simmetrico occorre "ricostruire i ruoli familiari – conferma Travini. – Genitori e figli non sono uguali e sono i primi che esercitano l’autorità. Tale autorità non è autoritarismo, bensì convalida della loro condizione di guida e di dispensatori di linee guide comportamentali. Il bambino dipende economicamente, emotivamente e socialmente dai suoi genitori. Questo conferisce loro l’autorità per dirigere la struttura familiare. E non è negoziabile".

(Scritto da Gaia Cortese il 7/07/2021;
Modificato da Evelyn Novello il 24/04/2024)