
Probabilmente lo avrai sentito ripetere tante di quelle volte che a rileggerlo anche ora ti suonerà come una cantilena: la tua alimentazione quotidiana dovrebbe essere sana ed equilibrata. Probabilmente ti sarai fatto anche un'idea di cosa mettere nel piatto per seguire questo principio. Può anche darsi che tu sia convinto di metterlo in pratica nel modo giusto; magari ti concedi qualche sgarro ogni tanto, ma tutto sommato sai come si deve mangiare per mangiare bene. Eppure quando mangiamo il rischio di errori è dietro l'angolo.
Il più comune è sovrastimare quanto si abbia bisogno di mangiare, soprattutto quando si fa un po' di attività fisica ma non ci si rende conto che non ne si fa così tanta da dover modificare le proprie abitudini alimentari come se si fosse veri e propri atleti. A questo errore si aggiungono quelli indotti da falsi miti e fake news e quelli legati a tradizioni alimentari trasmesse di generazione in generazione. Difficile riunirli tutti in un unico elenco; oggi ci limiteremo a parlare di cinque fra i più diffusi e più facili da evitare.
Ti è mai capitato di mangiare legumi o patate al posto della verdura? Magari hai scelto i legumi come contorno in un piatto a base di carne. Oppure non hai portato a tavola verdure perché hai preparato le patate. In entrambi i casi sei caduto in uno degli errori più comuni in tema di alimentazione: credere che tra un contorno a base di verdura, di patate o di legumi non ci sia alcuna differenza.
In realtà dal punto di vista nutrizionale queste tre scelte non si equivalgono. I legumi sono più ricchi di proteine rispetto alla verdura, le patate di amido. Per questo i primi sono in generale considerati una buona alternativa alla carne, mentre le seconde dovrebbero essere al più considerate un'alternativa al pane.
La verdura, invece, non dovrebbe mai mancare dal piatto: fonte di vitamine, minerali e fibre alleate della salute, dovrebbe essere portata a tavola sia a pranzo sia a cena. Se quindi hai voglia di pesce arrosto con patate, accompagnalo con della verdura anziché con del pane.
Sono nata e cresciuta in Lombardia, dove la vecchia tendenza a mangiare formaggi a chiusura del pasto è provata dalla traduzione letterale di un detto popolare recita così: "la bocca non è stanca se non sa di mucca". Ho sentito poi ripetere lo stesso detto anche in altre regioni d'Italia, dove il suo significato rimane lo stesso: si è sazi solo dopo aver mangiato del formaggio.
In effetti l'abitudine di mangiare formaggio dopo un pasto già di per sé completo – magari composto da primo e secondo con contorno – è tutt'altro che rara, ma in realtà i formaggi hanno la stessa dignità di una portata a base di carne o di un piatto di pasta. Insomma, anche se mangiati da soli devono essere considerati a tutti gli effetti una portata principale, per esempio un secondo da accompagnare con delle verdure.
Ha tante buone caratteristiche, ma mangiare frutta a volontà non è una buona idea. Infatti insieme a vitamine, minerali e fibre – tutti preziosi alleati della salute – la frutta apporta tanto zucchero. In particolare, è una ricca fonte di fruttosio che, sì, è vero, non ha lo stesso impatto sulla glicemia del glucosio, ma se assunto in eccesso può contribuire a problemi epatici e alla sindrome metabolica (una condizione caratterizzata da un elevato rischio cardiovascolare).
Per questo e, più in generale, per non evitare eccessi di zuccheri semplici è bene non esagerare con la frutta. In generale, la porzione che va bene per te è quella che sta in una tua mano, e il consumo quotidiano ideale è di 2 porzioni al giorno.
In molti credono che si debba evitare di bere acqua ai pasti, ma per esagerare con le quantità arrivando a compromettere la buona digestione bisogna berne davvero tanta. Viceversa, berla anche durante i pasti può essere utile.
Fai attenzione, quindi: quando ti viene raccomandato di bere anche lontano dai pasti è per stimolarti ad assumere abbastanza acqua durante tutta la giornata, ma non significa che non tu non debba portare la bottiglia anche tavola.
Ecco un altro ritornello: "Un bicchiere di vino a pasto fa bene alla salute!" In realtà esagerare con il vino è più semplice di quanto si possa immaginare, e la raccomandazione riguardante il consumo moderato di vino deve essere letta in un altro modo: "Se bevi vino, fallo in modo moderato". Se non lo bevi, va bene ugualmente: gli effetti negativi sulla salute dell'alcol presente al suo interno non sono diversi da quelli dell'alcol presente negli altri alcolici.
Devi, poi, avere chiaro cosa si intende per "consumo moderato". A partire dai 18 anni, per gli uomini significa non superare i 2 bicchieri al giorno, mentre per le donne e per tutti gli over 65 il limite massimo è di 1 bicchiere al giorno.
Infine, non devi dimenticare che tutti questi bicchieri devono essere piccoli. Vuoi sapere cosa significa dal punto di vista pratico? Se scegli un vino di gradazione media (12 gradi) devi versarne nel bicchiere 125 ml. Prova a misurarlo anche una sola volta: potresti accorgerti di essere abituato a riempire il tuo calice con dosi decisamente maggiori.