Non si vede ma c’è e si sente: in bocca quando mangi una fetta di torta o un cioccolatino ma soprattutto nel sangue, quando ce n’è un accumulo eccessivo.
Lo zucchero è un elemento onnipresente e preziosissimo nella tua alimentazione ma a lungo andare può trasformarsi nella famigerata “arma a doppio taglio”.
Il suo consumo senza freni o regole, in quantità abbandonati assunte in maniera costante per lungo tempo, può infatti rappresentare un grosso problema per la tua salute.
Quando i livelli di glucosio nel sangue diventano alti e superano quelli, compresi tra i 70 e i 100 milligrammi/decilitro dopo 8 ore di digiuno, sei verosimilmente dentro a una condizione definita “iperglicemia” che, in molti casi, rappresenta l’anticamera di una patologia più grave e seria, ovvero il diabete, che s’innesca quando i valori di glicemia superano i 126mg/dl.
Prima di spiegarti come renderti conto se stai mangiando troppi zuccheri, devi capirne le cause: cosa, dunque, può portarti a una condizione di iperglicemia.
Oltre a a una scarsa produzione dell’ormone insulina da parte del pancreas e quindi una forma di diabete, l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella regolazione dei livelli di glicemia nel sangue perché un’eccessiva assunzione di carboidrati, dolci e cibi raffinati può infatti aumentarne la concentrazione.
Spesso l’iperglicemia non si manifesta con una sintomatologia conclamata, ecco perché devi prestare attenzione ai sintomi che ti descriverò qui sotto, senza mai sottovalutare nemmeno quelli apparentemente più banali.
Diffusissimo, facilmente risolvibile e legato a un numero vastissimo di cause, la stanchezza è un primo potenziale indicatore di una iperglicemia, specialmente se questo senso di fiacchezza si protrae per lungo tempo e resiste a tutti i rimedi che gli sguinzagli contro.
È vero che lo zucchero rappresenta un’ottima fonte di energia che però il tuo corpo consuma in tempi rapidissimi, quasi subito dopo averla introdotta.
Ecco che a quel punto dopo il picco glicemico arriva subito, durissimo, il calo energetico, che taglia completamente le tue energie.
"Gli zuccheri liberi entrano subito in circolo molto velocemente alzando la glicemia. A quel punto però il nostro organismo attua delle manovre per compensare l'eccesso e quindi richiama subito gli zuccheri e li immagazzina. Questo – ci ha spiegato il dottor Simone Gabrielli, biologo nutrizionista – causa una ipoglicemia che può causare stanchezza. Se queste oscillazioni sono molto frequenti può avvenire il mal di testa perché manda in confusione il cervello".
L’eccessiva quantità di glucosio nell’organismo e nel sangue comporta anche au aumento della diuresi.
Andare in bagno per fare pipì rappresenta un modo con cui il tuo copro cerca di riequilibrare le concentrazioni di glucosio nel sangue: i reni infatti non possono assorbire tutto il liquido cellulare così carico di zucchero e sono dunque costretti a scaricare per far fuoriuscire materiale “tossico” in eccesso.
Una diuresi frequente, come puoi intuire, rappresenta la fonte per un altro stimolo al tuo organismo.
Sì, perché portato continuamente in bagno, il corpo invierà al cervello un segnale di disidratazione dovuto alla perdita di liquidi, unito a sensazione di secchezza a bocca e gola. "L'organismo infatti percepisce troppo zucchero nel sangue e prova a diluirlo con l'acqua".
Tutte condizioni contro le quali diventerà necessario aumentare l’idratazione e quindi l’assunzione di acqua o altri liquidi.
L’alta concentrazione di glucosio nel sangue fa sì che, legata alla quasi inevitabile carenza (o totale assenza di insulina) lascia le cellule prive dell’energia di cui avrebbero bisogno e una delle conseguenze dirette di questa condizione è un progressivo dimagrimento.
L’involontaria perdita di peso è dunque determinata dall’eccessiva diuresi, quindi l’eliminazione di un’importante quantità di scorte di zuccheri (dunque di energia) e dalla progressiva diminuzione dei grassi di deposito, usati dal corpo per ottenere energia.
Più generici ma comunque connessi alle alte concentrazioni di zucchero nell’organismo, anche malessere e dolori diffusi nella zona degli addominali possono rappresentare dei campanelli d’allarme. Questo è dovuto, come ti ho anticipato prima, a una carenza di energia a più livelli dell’organismo, compresi i muscoli, e quindi a un minor senso di energia e forza da cui dipende, appunto, una condizione di malessere generalizzato.