“Utilizzare materiali di scarto destinati a essere gettati via per creare nuovi oggetti dal valore maggiore rispetto al materiale originale”. Ecco la definizione del termine “upcycling”, il verbo indicato come parola dell’anno 2019 secondo il Cambridge Dictionary, che pubblica dizionari di inglese per studenti dal 1995.

Un termine che porta con sé, oltre al suo reale significato, anche un concetto più profondo e importante, che si riferisce a una sempre maggiore attenzione da parte delle persone alle parole che indicano sostenibilità e rispetto dell’ambiente, che piano piano entrano ufficialmente a far parte del nostro vocabolario. Infatti, la ricerca del significato di termini relativi all’ambiente è aumentata in modo considerevole negli ultimi anni, come dimostrano anche le recenti aggiunte “plastic footprint”, l’impronta ambientale creata dalla produzione di scarti plastici e "flight shaming", letteralmente “vergogna del volo”, che consiste nella presa di coscienza dell’impatto ambientale dei voli in aereo.

Per il Collins Dictionaries la parola dell’anno è invece “Climate strike”, sciopero del clima, un'espressione che nel corso dell'ultimo anno ha affollato, oltre alle piazze di centinaia di città nel mondo, anche i giornali, le televisioni e il dibattito pubblico.

Anche l'Oxford Dictionary non è da meno: parola dell'anno, in questo caso, è Climate Emergency, "emergenza climatica", un termine fino all'anno scorso praticamente sconosciuto, a dimostrazione del fatto che più la consapevolezza cresce più le persone desiderano essere informate sui temi dibattuti.