Il recente voto del Parlamento europeo contro la proposta di limitare l'uso dei pesticidi agricoli è un grave passo indietro per la sostenibilità ambientale e la protezione della salute pubblica. Una ricerca pubblicata su Nature da un team di ricercatori europei, tra cui alcuni italiani, dimostra che l'esposizione ai pesticidi può avere effetti negativi significativi sugli impollinatori, in particolare sui bombi.
I pesticidi sono sostanze chimiche progettate per proteggere le colture da insetti nocivi e altri organismi. Tuttavia, possono essere dannosi anche per gli organismi non bersaglio, come le api, gli altri insetti impollinatori e gli animali selvatici.
Se da un lato test di laboratorio sui pesticidi sono spesso utilizzati per valutare la loro tossicità, dall'altro bisogna considerare che questi esami non sempre sono rappresentativi delle condizioni reali in cui i pesticidi vengono utilizzati. Ad esempio, i test di laboratorio di solito si concentrano su un singolo pesticida, mentre gli impollinatori sono esposti a una miscela di pesticidi diversi.
La ricerca pubblicata su Nature ha valutato l'impatto dell'esposizione ai pesticidi su 300 colonie di bombi in otto Paesi europei. I ricercatori hanno scoperto che il polline raccolto dai bombi era contaminato da una media di otto pesticidi diversi. Le colonie esposte a una maggiore quantità di pesticidi hanno mostrato una crescita più lenta e hanno prodotto meno prole.
Questi risultati confermano che l'esposizione ai pesticidi può avere un impatto negativo sugli impollinatori. I bombi sono insetti impollinatori essenziali per la produzione di cibo e la conservazione della biodiversità. La loro scomparsa avrebbe conseguenze disastrose per l'ambiente e l'economia.
Il voto del Parlamento europeo è un fallimento della regolamentazione dei pesticidi. L'UE ha uno dei sistemi di regolamentazione dei pesticidi più severi al mondo, ma questo non è stato sufficiente per proteggere gli impollinatori.
La regolamentazione dei pesticidi si basa su una serie di test di laboratorio che valutano la tossicità delle sostanze chimiche. Tuttavia, questi test non sempre sono rappresentativi delle condizioni reali in cui i pesticidi vengono utilizzati. Inoltre, tale regolamentazione si concentra principalmente sulla protezione della salute umana, mentre la protezione dell'ambiente e degli organismi non bersaglio è spesso trascurata.
È necessario un nuovo approccio alla regolamentazione dei pesticidi, approccio che dovrebbe basarsi su un'analisi più realistica dei rischi ambientali e sulla valutazione delle potenziali alternative ai pesticidi.
Esistono, per esempio, una serie di soluzioni per ridurre l'uso dei pesticidi in agricoltura. Tra queste si possono annoverare:
Il voto del Parlamento europeo contro la proposta di limitare l'uso dei pesticidi fa tornara alla menta la pubblicazione del libro Primavera silenziosa di Rachel Carson nel 1962, testo che ha contribuito a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'inquinamento ambientale causato dai pesticidi.
Primavera silenziosa ha segnato un'epoca e ha portato a una serie di misure per la regolamentazione dei pesticidi negli Stati Uniti e in altri Paesi. A distanza di quasi 40 anni dalla pubblicazione del libro che ha dato il via al movimento ambientalista come lo conosciamo oggi, spiace notare che il problema dell'inquinamento ambientale causato dai pesticidi non è stato risolto.
Fonte | Pesticide use negatively affects bumble bees across European landscapes – Nature