I rifiuti del Coronavirus: come smaltire guanti e mascherine dopo l’uso?

Sono due oggetti entrati nelle nostre vite quotidiane. Per usarli serve cura e attenzione, ma anche nel gettarli via dobbiamo essere molto accurati.
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Gianluca Cedolin 18 Marzo 2020

All’inizio solo qualcuno le indossava, e veniva guardato con un po’ di scetticismo: oggi quasi tutti usiamo le mascherine nelle nostre uscite, per proteggere noi stessi e soprattutto gli altri dal contagio del coronavirus. Negli ospedali, poi, gli operatori sanitari ne hanno continuo bisogno, tanto che siamo stati costretti ad aumentare la produzione e a ordinare dei lotti dall’estero, oltre che a ricevere di buon grado le donazioni. Lo stesso possiamo dire dei guanti, in particolare di quelli monouso. Ma tutte queste mascherine e questi guanti, una volta che sono diventati inutilizzabili, come vanno smaltiti?

La risposta generale è semplice: mascherine e guanti, ma anche fazzoletti e tutti gli oggetti a maggior rischio contagio, vanno gettati tra i rifiuti indifferenziati. È superfluo dire che, se per nessun motivo dovremmo mai lasciare dei rifiuti in giro, a maggior ragione diventa importante l’attenzione a non disperdere rifiuti che potrebbero aumentare la diffusione del virus.

Per farci orientare meglio su come noi cittadini dovremmo comportarci nello smaltimento dei rifiuti in questo periodo di emergenza da Covid-19, l'Istituto superiore della sanità e il ministero della Salute hanno stillato delle linee guida, nelle quali distingue i soggetti positivi al tampone in isolamento o in quarantena obbligatoria da quelli invece non positivi o in isolamento. Nelle case dei primi, dove ci sono soggetti positivi, tutti i rifiuti sono considerati equivalenti a quelli generati in una struttura sanitaria: dev’essere sospesa la raccolta differenziata e tutti i rifiuti vanno conferiti nell’indifferenziato.

In teoria, per le persone positive al coronavirus, dovrebbe essere approntata dai comuni una raccolta di rifiuti speciale, a carico della struttura sanitaria locale, ma vista la “difficile attuazione” di tale procedura, si raccomanda alle abitazioni in cui sono presenti soggetti positivi al tampone di conferire tutto nell’indifferenziato e in almeno due sacchetti l’uno dentro l’altro.

Nelle case in cui non ci sono soggetti positivi, invece, la raccolta differenziata deve continuare normalmente: ma se dovessimo buttare via mascherine o guanti, bisognerebbe attenersi alle disposizioni di cui sopra, quindi un sacchetto dentro l’altro, chiusi bene e da buttare nell’indifferenziato.