
Il colpo di fulmine è un innamoramento improvviso. O meglio, può essere descritto come un’attrazione immediata e inaspettata verso un’altra persona. Ma il colpo di filmine può essere davvero considerato una forma di innamoramento?
Il tema è dibattuto e forse un poco mitizzato. C’è qualcosa di estremamente romantico nel pensare che realmente un sentimento come l’amore sia qualcosa di predestinato e si definisca in un "primo incontro", se non addirittura in un primo e unico sguardo.
Benjamin Disraeli scriveva che “Non v’è amore se non a prima vista”, Hermans Hesse sosteneva il principio per cui “ogni vero amore, in particolare nella donna, nasce come colpo di fulmine”, tuttavia oggi, la scienza si trova a prendere una posizione diversa e a credere che il colpo di fulmine abbia poco a che vedere con l'innamoramento e con l'evoluzione di questo stato in un vero e proprio amore.
Secondo uno studio appena pubblicato sull’European Journal of Personality da un gruppo di ricercatori americani, canadesi e inglesi una relazione sentimentale si sviluppa gradualmente e non può essere diversamente. Gli studiosi hanno valutato 208 single di ambo i sessi che, nell’arco di sette mesi, hanno avuto oltre 7mila appuntamenti galanti.
Lo studio si è basato su uno specifico algoritmo di machine learning chiamato random forest, in grado di analizzare i cosiddetti big data, vale a dire tutta una serie di informazioni come le differenze di ciascuni individuo rispetto al comune obiettivo della conquista amorosa. Da ciò è stata possibile una valutazione "teorica" di compatibilità che potesse indicare quali individui potessero essere maggiormente interessati a un partner, piuttosto he a un altro.
La ricerca ha fatto dimostrato come siano numerose le variabili in gioco, in grado di influenzare la relazione amorosa. Va, infatti, considerato l’orientamento socio-sessuale delle persone, l’attrazione reciproca, la percezione delle caratteristiche positive del partner oltre all’interesse percepito da lui o da lei.
Nella fasi iniziali ci vuole del tempo per valutare la compatibilità o meno della coppia, altro che "colpo di fulmine" e pensare che da lì tutto vada a gonfie vele. Secondo il modello ReCAST (acronimo di Relationship Coordination and Strategic Timing), che si occupa di coordinare e dare una tempistica delle relazioni, e che è stato elaborato nel 2018 da Paul Eastwick, principale autore dello studio appena citato, l'innamoramento è più un processo che richiede tempo prima che i due partner possano avere un'idea chiara sulla propria relazione. Solo in questa "fase di studio" è possibile comprendere se la relazione può davvero svilupparsi o finire per arenarsi.
Consideriamo quindi il colpo il fulmine come un punto di inizio, senza tuttavia considerarlo anche come punto di arrivo di una relazione.