Il governo Meloni rigetta un emendamento sull’educazione sessuale alle elementari e medie

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La maggioranza parlamentare non ha approvato alcuni emendamenti che miravano a introdurre l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole.
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Francesco Castagna 27 Ottobre 2023

Il Parlamento italiano è spesso protagonista di scontri sugli emendamenti proposti dalle forze politiche. Per non diventare l'eccezione che conferma la regola, il 27 ottobre è successo anche alla Camera, nel corso della discussione del ddl contro la violenza sulle donne. Il pomo della discordia stavolta sono stati due emendamenti proposti da Stefania Ascari, parlamentare del Movimento 5 Stelle, e da Alleanza Verdi/Sinistra Italiana, che hanno infiammato la discussione in aula.

I testi proposti dalle due forze politiche d'opposizione miravano a introdurre l'educazione sessuale e affettiva all'interno delle scuole. Si è parlato spesso infatti della necessità di un cambiamento culturale che partisse soprattuto dall'educazione delle nuove generazioni al rispetto e alla conoscenza dell'altro, ma il Parlamento non è mai riuscito a trovare una linea comune sul tema. Il deputato della Lega Rossano Sasso ha descritto l'educazione sessuale una "nefandezza" voluta dalla sinistra, aggiungendo che in nessun modo il Partito guidato da Matteo Salvini consentirà che a scuola vengano insegnate "porcherie" ai bambini. "Vorrei dire alla sinistra, e in particolare al M5s, che fino a fine legislatura noi faremo mura contro una nefandezza nelle scuole per i bambini di sei anni. È degradante questo contenuto, con cui si pensa di inserire queste iniziative", così ha risposto in maniera categorica Sasso, facendo poi un riferimento al risultato elettorale del 25 settembre 2022.

scuola

Alle dichiarazioni di Sasso ha risposto la promotrice dell'emendamento: "il vero vuoto di questa legge è la mancata introduzione dell'educazione affettiva e sessuale fin dai primi banchi di scuola. Sono gli stessi insegnanti a dirci che senza un alfabeto gentile delle emozioni e una corretta conoscenza dell'affettività e della sessualità le bambine e i bambini si trovano nella solitudine e le risposte le trovano altrove, nel web, con tutti gli effetti distorsivi che ne conseguono. È un nostro dovere non sottrarci a questo compito educativo per far sì che le nuove generazioni possano far propria la cultura della non-violenza. Noi non ci fermeremo e continueremo questa battaglia con la stessa determinazione di prima dalla parte di ogni donna vittima di violenza".

Il relatore del testo per migliorare la legge sulla violenza sulle donne (Codice Rosso) Maschio (FdI) si è dissociato dalle parole del suo collega di maggioranza, ma ha invitato le opposizioni a ridiscuterne in una occasione futura, esortandoli a ritirare gli emendamenti, pena il suo voto contrario. Le opposizioni quindi si sono rifiutate, e gli emendamenti non sono stati accettati.

Prevenire la violenza di genere attraverso l'educazione tra pari è una tesi sostenuta anche dal Mediterranean Institute of Gender Studies, che all'interno del programma Youth4Youth, volto a promuovere la sensibilizzazione nella Prevenzione della Violenza di Genere tramite l’Educazione tra Pari, spiega come sia l'apprendimento il mezzo tramite cui i giovani sviluppano una comprensione dei diversi tipi di violenza di genere tra cui quella fisica, psicologica e sessuale. "L’attività principale si concentra sugli scenari basati sul bullismo di genere a scuola. Essere in grado di assegnare un nome al bullismo di genere, a riconoscere il suo impatto e capire perché accada, autorizza i giovani a prendere una posizione per loro e per i propri amici, così come a considerare i casi in cui il proprio comportamento o le proprie azioni potrebbero essere offensive nei confronti di qualcun altro", si legge nel report.

scuola Romagna

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