L'ombra di una catastrofe ecologica si allunga sull'Iran, dove il lago di Urmia, il più grande lago salato del Paese, si sta ritirando a ritmo preoccupante (e non è l'unico lago salato a farlo, purtroppo). L'allarme è stato lanciato dal quotidiano Samat – testata progressista e liberale che si è spesso occupata di temi sensibili come i diritti umani e la democrazia e altrettanto spesso è stata oggetto di censura da parte del governo –, secondo cui l'80% delle acque del lago sono andate perse nell'ultimo anno, riducendo la superficie dello specchio d'acqua situato nel Nord-Ovest del Paese ad appena 170 km quadrati. Una perdita dal valore incalcolabile, con enormi ripercussioni sull'economia e sul clima di una delle più popolose regioni dell'Iran.
Il lago di Urmia, situato al confine tra le province di Azerbaigian Orientale e Azerbaigian Occidentale, è un'importante risorsa naturale per l'Iran. Si tratta del più grande lago salato del Medio Oriente, con una superficie che fino a pochi anni fa superava i 5.000 km quadrati. Il lago ospitava una ricca biodiversità, con oltre 300 specie di uccelli, tra cui il fenicottero rosa, e una serie di specie vegetali endemiche.
Il prosciugamento del lago di Urmia è causato da una serie di fattori, tra cui la siccità, l'eccessiva irrigazione agricola e la costruzione di dighe. La siccità è un problema che affligge l'Iran da diversi anni, ma il prosciugamento del lago di Urmia è accelerato dall'espansione dell'agricoltura irrigua, che ha comportato un aumento della domanda di acqua. La costruzione di dighe, inoltre, ha ridotto il flusso di acqua verso il lago.
Le conseguenze del prosciugamento del lago di Urmia sono già drammatiche. L'abbassamento del livello dell'acqua ha provocato la formazione di una vasta zona di fango salato, che è diventata un focolaio di malattie. L'inquinamento delle acque ha inoltre danneggiato la fauna selvatica. Il prosciugamento del lago di Urmia ha anche avuto un impatto negativo sull'economia della regione. Il lago era una importante fonte di reddito per la pesca e il turismo. Il restringimento del lago ha provocato la perdita di posti di lavoro e l'impoverimento della popolazione locale.
Il governo iraniano ha annunciato una serie di misure per arrestare il prosciugamento del lago di Urmia, ma le azioni intraprese finora sono state insufficienti. È necessario un intervento urgente e coordinato da parte della comunità internazionale per salvare il lago di Urmia e prevenire una catastrofe ecologica. Si tratta di una sfida complessa, ma è una sfida che deve essere vinta. Il lago di Urmia è un'importante risorsa naturale per l'Iran e per l'intera regione. La sua conservazione è essenziale per la tutela dell'ambiente e per lo sviluppo sostenibile.