Great Salt Lake

Il Gran Lago Salato dello Utah potrebbe prosciugarsi del tutto in soli 5 anni

L’uso sfrenato di acqua nello Stato occidentale dello Utah causerà il completo prosciugamento del famoso Great Salt Lake entro il 2027: dal 2020, il bacino ha perso più di 1,2 miliardi di litri d’acqua all’anno.
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Roberto Russo 13 Gennaio 2023

Il Gran Lago Salato (Great Salt Lake), bacino lacustre degli Stati Uniti a nord-ovest dello Utah, potrebbe scomparire del tutto entro 5 anni. La notizia, che è al tempo stesso un avvertimento, è contenuta in una ricerca della Brigham Young University dall'eloquente titolo Sono necessarie misure di emergenza per salvare il Gran Lago Salato dal collasso in corso. Un'altra brutta notizia per questo 2023 che è già iniziato con l'allarme riscaldamento per le nostre montagne.

Per ridurre il rischio per l'ecosistema, il consumo di acqua nella regione dovrebbe essere ridotto di almeno un terzo. I dati ci dicono che al giorno d'oggi sono meno di 300.000 i litri d'acqua che tornano al Great Salt Lake ogni anno, una cifra che non è neanche lontanamente sufficiente a coprire gli oltre 10.000 chilometri quadrati del lago. I ricercatori avvertono che la perdita dei laghi salati innesca un ciclo a lungo termine di declino ambientale e, di conseguenza, di danni economici e alla salute della popolazione. Questo perché i laghi come il Great Salt Lake non solo ospitano fauna e flora della regione, ma proteggono anche la qualità dell'aria, dell'acqua e del clima locale.

Un lago sull'orlo del collasso

Per via della mancanza di acqua, le ricerche indicano già che l'ecosistema è sull'orlo di un collasso che potrebbe non essere invertito. I livelli di sale nell'acqua stanno aumentando e ciò sta portando alla morte le specie autoctone che avevano il lago come habitat naturale. Basti notare che nel braccio nord del lago l'acqua è già rosa per via della morte di massa di microrganismi essenziali per la catena alimentare dell'ecosistema.

La mancanza di flusso di acqua dolce ha fatto sì che la salinità raggiungesse la saturazione, uccidendo i microbi e le alghe che costituiscono la base della rete alimentare del lago”, si legge nel rapporto. “L'interruzione della circolazione del lago ha temporaneamente causato i più alti livelli di metilmercurio del Paese”.

Cosa fare?

Secondo gli esperti, se non si interviene in modo coordinato entro il luglio 2023, le conseguenze potrebbero essere catastrofiche. “Affrontare questa crisi richiederà misure di conservazione senza precedenti a memoria d'uomo", chiosa il rapporto.

Dobbiamo ridurre rapidamente il nostro consumo di acqua o subirne le conseguenze. Non si può giocare con la natura.

Con il prosciugamento del lago, aumenta il rischio di rilascio di elementi tossici come arsenico, mercurio, piombo, rame e contaminanti organici che vengono incorporati nell'aria. Queste particelle di polvere possono distruggere le colture, degradare il suolo e causare lo scioglimento prematuro della neve.

I residenti dello Utah, comunque, possono fare ben poco. La stragrande maggioranza della popolazione già tratta e riutilizza l'acqua consumata nelle proprie case. Il problema sta nel prelievo: quasi tutta l'acqua deviata dal Gran Lago Salato va all'agricoltura industriale. Infatti a oggi i tre quarti dell'acqua che proviene dal bacino è utilizzata per l'irrigazione agricola. Un altro 9% è destinato all'estrazione di minerali.