La crisi del mercato delle pere in Italia è un fenomeno preoccupante, che ha avuto un impatto significativo sulla produzione, sulle esportazioni e sui prezzi. Nel 2023 la produzione di pere in Italia è crollata del 75% rispetto al 2018, e le superfici coltivate sono diminuite del 35%. A evidenziare la drammaticità della situazione è un report Nomisma per Alleanza Cooperative Agroalimentari.
Le cause di questa crisi sono molteplici, ma una delle più importanti è il cambiamento climatico. Gli eventi meteorologici estremi, come le gelate tardive, la siccità e le inondazioni, hanno causato danni ingenti alle coltivazioni di pero.
Nel 2019, ad esempio, la cimice asiatica ha devastato i frutteti di pero in Emilia-Romagna e Veneto. Nel 2021, le gelate tardive hanno causato danni per milioni di euro in tutto il nord Italia. Nel 2022, la siccità ha colpito duramente le pericolture, riducendo la resa produttiva. E nel 2023, le gelate e l'alluvione hanno ulteriormente aggravato la situazione.
Il cambiamento climatico sta rendendo sempre più difficili le condizioni di coltivazione di molti prodotti agricoli, tra cui le pere. Le temperature più elevate e le precipitazioni più irregolari espongono le piante più vulnerabili agli attacchi di parassiti e malattie, e stanno causando stress idrico.
La crisi delle pere in Italia ha avuto un impatto negativo sull'economia del settore agricolo e sul mercato agroalimentare. Le pere sono un prodotto importante per l'export italiano, e la loro diminuzione ha, di conseguenza, portato a una diminuzione delle esportazioni. Inoltre, il crollo della produzione ha causato un aumento dei prezzi delle pere, che ha pesato su noi consumatori.
Per rilanciare la pericoltura italiana è necessario intervenire per mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Bisogna investire in ricerca e sviluppo per ottenere nuove varietà di pero più resistenti agli eventi meteorologici estremi. È inoltre fondamentale adottare pratiche agricole sostenibili, come la rotazione delle colture e l'irrigazione efficiente, per ridurre l'impatto ambientale dell'agricoltura.
Il Governo italiano ha già messo in campo alcuni interventi per sostenere il settore agricolo, tra cui il stanziamento di 10 milioni di euro per le pericolture. Tuttavia, questi interventi sono insufficienti per affrontare la crisi in modo strutturale. È necessario un impegno più ampio e duraturo per affrontare il cambiamento climatico e sostenere il settore agricolo italiano.