Incubi: che cosa sono e perché li facciamo?

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Sognare è naturale: tutti sogniamo. Ma qualche volta tra i sogni si insinuano scene terrificanti, così angoscianti da farti svegliare. Sono gli incubi, brutti sogni che possono essere causati da stati emotivi particolari che hai vissuto durante la giornata o essere dovuti a traumi (la perdita di una persona cara), periodi stressanti (anche il trasloco è stressante e può farti venire gli incubi!) privazione del sonno o abuso di alcol o medicinali. Se l’incubo diventa ricorrente e non è correlato a patologie specifiche, si può parlare di “disturbo da incubi”.
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Angelica Giambelluca 8 Maggio 2020

Tutti sogniamo, ma qualche volta anziché un bel sogno, arriva un incubo a rovinarci sonno e nottata. Ma cosa sono esattamente gli incubi e perché li facciamo?

Cosa sono

Gli incubi sono sogni che possono essere così terrificanti da interrompere il sonno. Interessano, in modo occasionale, il 47% della popolazione adulta e sono ricorrenti nel 5-8% dei casi.
I bambini ne sono più colpiti, e il fenomeno tende a diminuire con l’avanzare dell’età. Cadere nel vuoto, essere inseguiti da qualcuno di cui abbiamo paura o trovarsi in altre situazioni che generano emozioni come rabbia, ansia o disgusto può addirittura farci svegliare.

Questo tipo di risveglio non va confuso con il terrore notturno (pavor nocturnus) che colpisce soprattutto i bambini durante la notte e ne provoca il risveglio. Nel terrore notturno il bimbo non è pienamente cosciente, ha gli occhi sbarrati, non risponde ai richiami degli adulti, ma di solito riesce a riaddormentarsi da solo e al mattino seguente non si ricorda del risveglio.

Quando invece ci svegliamo a causa di un incubo, la nostra reazione è completamente diversa: siamo pienamente coscienti e abbiamo difficoltà a riaddormentarci.  Gli incubi, di solito, durano tra i 4 e i 15 minuti, si manifestano a notte inoltrata o prima dell’alba e i soggetti al risveglio si ricordano quanto appena sognato. Si verificano durante la fase del sonno più profondo, caratterizzata dal movimento rapido degli occhi (Rapid Eye Movement – REM).

  • I principali segnali che ti permettono di capire se hai appena fatto un incubo sono:
  • Ti sei svegliato dallo spavento
  • Rimani con ansia, senso di angoscia a causa del brutto sogno
  • La trama dell’incubo è spesso collegata a minacce alla propria sopravvivenza o sicurezza
  • Il sogno ti sembra reale e diventa più inquietante man mano che si sviluppa
  • Sudi e hai le palpitazioni
  • Al risveglio sei pienamente cosciente, e potresti ricordare tutti i dettagli di quanto sognato
  • Ti riesce difficile addormentarti

 Perché li facciamo?

I motivi per cui facciamo brutti sogni sono diversi, anche se una causa specifica non è stata ancora individuata.

Tra le cause principali dei sogni ci sono:

  • Stress o ansia
  • Trauma
  • Privazione del sonno
  • Assunzione di determinati farmaci
  • Abuso di alcol o droghe ricreative
  • Depressione
  • Patologie mentali
  • Altre patologie (come quelle cardiovascolari o i tumori)
  • Libri e film spaventosi
  • Cene a base di cibi particolarmente pesanti

Quando l’incubo diventa un disturbo

Se sono occasionali, gli incubi non devono farti preoccupare. Al contrario, se soffri spesso di incubi e se, le emozioni negative che suscitano te le porti dietro durante la giornata, potresti soffrire di disturbo da incubi, in inglese nominato “Nightmare Disorder”.

Il disturbo da incubi è diagnosticato solo quando abbiamo incubi ricorrenti e sono escluse le cause patologiche e farmacologiche. Quindi quando è un disturbo a sé stante, non causato da malattie, traumi, assunzione di farmaci e tutte le cause che ti abbiamo appena descritto.

Nei casi più gravi, quando la qualità del sonno è influenzata in modo serio (chi soffre di questo disturbo potrebbe avere paura a riaddormentarsi, andando quindi a peggiorare la qualità del sonno che è, a sua volta, causa di incubi) possono comparire altri sintomi che limitano la vita quotidiana: difficoltà di concentrazione, sonnolenza diurna, umore nero, irritabilità e ansia. In questi casi è bene parlarne con il proprio medico di fiducia.

Il trattamento

Se siamo di fronte a un incubo causato da specifiche patologie mentali (malattie psichiche o disturbi da stress post-traumatico), si può lavorare sul disagio psicologico che ne è all’origine, eliminandolo o attenuandolo. In alcuni casi, si impiega una terapia cognitivo-comportamentale che ha successo nel 70% dei pazienti.

Se siamo di fronte a un disturbo da incubi, si può tentare anche la terapia a base di farmaci che in alcuni casi può essere efficace, ma che per altri versi può invece peggiorare le cose: alcuni antidepressivi, ad esempio, hanno tra gli effetti collaterali proprio gli incubi.

Ci sono alcuni approcci psicoterapeutici che possono aiutare, come la terapia di ripetizione immaginativa. Attraverso varie fasi che puntano a controllare l’incubo, immaginare scene piacevoli e ripensare la storia, il paziente può trasformare il brutto sogno in uno piacevole. L’applicazione di questa terapia può aiutare non solo a far sparire gli incubi, ma migliora di conseguenza anche la qualità del sonno, limitando la sensazione di disagio che ti porti dietro quando vivi incubi ricorrenti.