
Puoi guardarti attorno quanto vuoi, ma difficilmente riuscirai a individuare le particelle inquinanti presenti nell’aria, un nemico invisibile e forse proprio per questo ancor più pericoloso. Perché sì, gli elementi nocivi presenti tutto intorno a noi non si vedono, ma non per questo siamo al riparo dalle loro conseguenze, dato che danneggiano lentamente la nostra salute e l’ambiente in cui viviamo.
Tutto questo ha un nome: si chiama inquinamento atmosferico e consiste nella presenza in atmosfera di sostanze che modificano gli equilibri naturali dell’aria e quindi dell’ambiente. La loro provenienza può essere la più varia. Possono essere causati da fenomeni naturali come eruzioni vulcaniche, tempeste, fulmini, ma è inutile nascondersi dietro un dito. L’origine principale di queste sostanze nocive è proprio l'uomo, o meglio, le attività che da decenni portiamo avanti indiscriminatamente senza preoccuparci dei loro invisibili effetti.
Infatti, le cause primarie dell’emissione in atmosfera di queste sostanze inquinanti sono le attività industriali, l’agricoltura, il traffico di auto, camion e aeroplani, gli impianti di riscaldamento domestico. Non è un caso che negli ultimi anni si stia cercando sempre più di incentivare l’acquisto di auto elettriche, di spingere per un maggiore uso di energie rinnovabili per l’industria energetica e agricola, di favorire l’efficientamento energetico di case, palazzi e condomini.
Abbiamo iniziato parlando delle particelle responsabili di questo problema, ma secondo la definizione data dalla legislazione italiana l'inquinamento atmosferico è costituito da "ogni modificazione della normale composizione chimica o dello stato fisico dell'aria dovuta alla presenza di una o più sostanze, in quantità e con caratteristiche tali da alterare la salubrità e da costituire pericolo per la salute pubblica".
Ora che hai ben chiaro ciò con cui abbiamo a che fare, è il momento di vedere nel dettaglio quali sono gli agenti in grado di modificare la composizione dell'aria e da cosa vengono rilasciati.
Di agenti inquinanti, nel mondo, ne esistono di tutti i tipi. Alcuni vengono emessi direttamente nell’atmosfera dove esercitano direttamente un’azione nociva, altri invece hanno effetto soltanto dal momento in cui interagiscono con altre sostanze già presenti nell’aria. O ancora, alcuni derivano da fenomeni naturali come eruzioni vulcaniche, incendi o processi biologici, altri invece vengono generati esclusivamente da attività antropiche. Queste ultime, ovviamente, rappresentano la fonte di sostanze più dannose in assoluto. Ma vediamo più nel dettaglio quali sono gli elementi più inquinanti che aleggiano nell’aria intorno a noi.
Dopo aver letto la lunga lista degli agenti inquinanti ti sarai già fatto un'idea di quello che provoca l'abbassamento della qualità dell'aria. Tuttavia, dovendo individuare le cause principali dell'inquinamento atmosferico dovremmo sicuramente citare:
Come ti dicevo, per quanto sia invisibile l'inquinamento atmosferico è capace di farsi "vedere" attraverso i suoi effetti, che riguardano sia il suo principale responsabile, cioè l'uomo, che l'ambiente.
Avrai certamente sentito parlare dell'effetto serra, quel fenomeno che provoca il riscaldamento degli strati più bassi dell'atmosfera a causa dell'azione di alcuni gas, specialmente la CO2, che intrappolano le radiazioni emesse dalla Terra dopo l'assorbimento della radiazione solare. Inoltre, dall'inquinamento atmosferico derivano anche le piogge acide, dato che alcune delle sostanze che ti ho presentato hanno l'effetto di ridurre il pH dell'acqua piovana, la cui acidità può danneggiare le foglie delle piante, bloccandone la fotosintesi, rovinare il suolo e renderlo inadatto alla crescita di alcuni organismi, distruggere batteri preziosi e corrodere i monumenti.
Cosa dire, infine, delle possibili conseguenze dell'inquinamento sulla salute? L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che soltanto in Europa l'esposizione al particolato, quindi le particelle inquinanti più piccole, è sufficiente per ridurre l'aspettativa di vita in media di un anno. Tutto questo accadrebbe a causa del maggiore rischio di problemi respiratori, malattie cardiovascolari e tumori ai polmoni.
(Modificato da Alessandro Bai il 22-01-21)