
L'hai sempre sentito nominare nei film ma non sai di cosa si tratta? Il Kung Fu è un’arte marziale cinese dalle origini molto antiche. In Cina rappresenta la prima disciplina sportiva ed è proprio dal kung fu che discende la maggior parte delle arti marziali. Dal cinese 功夫 gōngfu, letteralmente "duro lavoro" o "abilità sviluppata con l’impegno di tempo ed energia", il Kung Fu in Cina viene chiamato wushu, con sottinteso riferimento all'ambito sportivo, e comprende la totalità degli stili e dei metodi delle arti marziali, patrimonio culturale e parte della tradizione del popolo cinese. Nonostante sia comunemente affiancato ad altre arti marziali come il karatè o il judo, il Kung Fu non indica, quindi, un singolo stile di combattimento, ma un gruppo di scuole accomunate dalla stessa filosofia.
Tecniche di combattimento e di lotta erano presenti in Cina già da molti secoli prima della nascita di Cristo. Si usavano armi come l'arco e la spada, raccontate da testi storici e leggendari. É però dal V secolo d.C. che vengono definite le tecniche che daranno vita ai primi stili di Kung Fu. E quando si parla di Kung Fu non si può tralasciare la filosofia che sta alla base, che comprende concetti come Yin e Yang e Wawei. Tieni presente che la disciplina ha subito contaminazioni da Buddismo e Taoismo.
Il principio di Yin e Yang è anticamente legato alla creazione dell'universo, stesso concetto che fonda la cultura taoista. Se in principio vi era una totale assenza, definita Wu Ji, da questa si sono formati due poli, Yin e Yang, appunto. L'unione di questi due poli è rappresentata da uno dei simboli più noti della filosofia taoista, il Taijitu cioè la raffigurazione della suprema polarità. Nelle arti marziali il concetto di Yin e Yang è integrato nell’alternanza dei movimenti e nella modalità di esecuzione.
Wuwei letteralmente significa "agire senza agire" e significa che per raggiungere un certo risultato è importante l'impegno ma anche evitare sforzi eccessivi e accanimento. Insomma, la natura deve fare il suo corso e devi credere che tutto andrà nella direzione giusta.
Il Kung Fu è una disciplina che coniuga bellezza di movimento e studio delle strategie di combattimento sia a mani nude che con armi. Si distingue, quindi, da altri stili di combattimento che non considerano l'aspetto estetico. Il successo che ha avuto in Occidente è dovuto probabilmente alla cinematografia che dagli anni '70 ha fatto conoscere la disciplina in tutto il mondo. Prima di questo momento, solo in pochi potevano accedere alle conoscenze del Kung Fu. Principale fonte di conoscenza era il Maestro, detto Shifu, che significa “padre Maestro", che aveva un ruolo fondamentale nella cultura cinese, non solo come insegnante marziale, ma come vero e proprio educatore dei bambini a cui si rivolgevano le famiglie cinesi.
Oggi il Kung Fu dovrebbe chiamarsi wushu ma l'impiego di questo termine non è ancora universale, causa la giovane storia mondiale della disciplina e l'uso di altri nomi per rappresentarla. Il wushu è insegnato anche nelle accademie militari e alle forze di polizia e si tengono le prime competizioni sportive.
Il primissimo stile di Kung Fu si sviluppò nel nord della Cina e oggi il più conosciuto è lo Shaolin che letteralmente significa “pugno della giovane foresta” ed è considerato il padre di tutti gli stili delle arti marziali cinesi. Moltissimi fattori nei secoli hanno contribuito allo sviluppo di stili diversi tra cui la morfologia del territorio, gli obiettivi e le famiglie dei Maestri.
Il wushu tradizionale è rappresentato da “scuole” o “stili” (menpai 門派), ognuno con tecniche a mani nude e con armi, metodi d'allenamento e conoscenze derivanti dalla trasmissione di generazioni passate di maestri. Il wushu è praticato oggi soprattutto come metodo per ricercare una salute psicofisica, anche se l'aspetto marziale è ancora presente, con gradazioni diverse. Le categorie principali sono:
Veniamo alla pratica. Se ti vuoi iscrivere a un corso di Kung Fu imparerai:
Tutte le posizioni fondamentali che imparerai all'inizio e comuni a tutti gli stili. Servono per comprendere la postura da adottare e acquisire la stabilità grazie a equilibrio e forza della parte inferiore del corpo.
Tra gli elementi di base dello Shaolin e di tutte le arti marziali in generale ci sono i pugni. Si ricerca la precisione della tecnica del movimento, la cooperazione di tutto il corpo (e non solo del braccio) e lo studio delle applicazioni sulle varie distanze.
Le tecniche di calcio sono presenti da sempre perché hanno un ruolo importante nel combattimento. Si suddividono in: tecniche di calcio a gamba tesa, a gamba flessa, a gamba semi flessa, calci battuti e calci saltati. Nonostante le varianti, ogni praticante gestisce le tecniche in base alla sua flessibilità e alla sua struttura corporea, facendo sforzi proporzionati alla sua forma fisica.
Le forme sono la concatenazione di tecniche di attacco e difesa peculiari dello stile e che lo rappresentano, per questo sono considerate il cuore del sistema. Al di là della sequenza ogni movimento ha una sua applicazione marziale e devi capirne appieno il significato.
Le leve articolari sono tecniche a coppia che hanno l’obiettivo di mettere in leva, appunto, l’avversario, così da immobilizzarlo. Sono suddivise a seconda della divisione di muscoli e tendini e servono, ad esempio, per dislocare le ossa e per soffocare e bloccare le vie respiratorie.
Si tratta di esercizi volti a sbilanciare e far cadere l’avversario con diverse modalità. Esistono tecniche di sbilanciamento, di sradicamento e di spazzata dell’avversario in base al livello di capacità e di grado acquisiti.
Nello studiare il combattimento si imparano tecniche di spostamento, di calcio e di pugno. Per differenziare le tipologie di combattimento si fa riferimento a due termini, sanshou con cui si indica il combattimento tradizionale, che cambia a seconda delle tecniche tipiche dello stile che si pratica; il sandà invece, è il combattimento moderno, più vicino alle competizioni degli sport attuali.
Tra i benefici fisici del Kung Fu possiamo elencare:
Molti sono anche i benefici mentali, tra cui: