
Quando compri una maglietta o un paio di pantaloni, stai compiendo una scelta che in qualche modo influirà sull'ambiente. L'industria della moda è ben poco green: le Nazioni Unite segnalano che il 20% dello spreco globale di acqua e il 10% delle emissioni di gas inquinanti sono dovute alla produzione di abiti. In particolare, di quelli a basso prezzo.
Su Ohga ti avevamo già parlato dei brand italiani che hanno scelto di fare un passo in più verso la sostenibilità. Per la maggior parte però si tratta di marchi di alta moda, le cui creazioni non sono esattamente alla portata di tutti. A partire dai prossimi anni però qualcosa potrebbe cambiare. Lo scorso 10 dicembre, mentre in Polonia era in corso la conferenza dell'Onu sui cambiamenti climatici, 40 brand internazionali firmavano la Carta per la mode sostenibile.
Hugo Boss, ma anche H&M. Burberry, ma anche Adidas. Abiti per tutti i gusti e da tutti i prezzi che saranno confezionati con un impatto minimo sull'ambiente. Chi ha aderito al documento si è impegnato a ridurre le emissioni e a raggiungere i 16 obiettivi indicati, fra i quali:
I primi risultati dovrebbero vedersi già nel 2030, con una riduzione del 30% delle emissioni di gas serra e l'eliminazione delle caldaie a carbone presso gli stabilimenti dei marchi firmatari della Carta e dei loro fornitori diretti.
Ma non sono solo le case di moda ad aver sposato l'iniziativa. Anche alcune fra la più importanti associazioni tessili e società di trasporto merci possono essere annoverate fra i primi aderenti a un'industria più ecosostenibile. Vediamo allora nel dettaglio di chi si parla:
Anche l'Onu e il Wwf hanno fornito il proprio appoggio alla Carta. Ma la prima promotrice è Stella McCartney, che da sempre si batte contro l'utilizzo delle pellicce e delle pelli di animali nell'industria della moda. E lancia un appello affinché tutti i colleghi aderiscano all'impresa: "Se uniamo le forze, insieme riusciremo a fare la differenza".
La Carta è entrata ufficialmente in vigore dal 1 gennaio 2019, ora bisognerà solo capire se i firmatari manterranno gli impegni presi.