La Cop28 è già iniziata, ma il primo incontro si terrà a porte chiuse a Houston

Le supermajors energetiche si riuniscono per la conferenza sull’energia più importante al mondo.
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Francesco Castagna 6 Marzo 2023

Houston, abbiamo un problema. Questa volta però, la citazione non a un riferimento alle parole che Swigert ha pronunciato, durante la missione Apollo13, per informare il centro di Controllo della Missione a Houston di un incidente avvenuto poco prima, ma a un incontro che si terrà a porte chiuse nella grande metropoli in Texas.

È la CERAweek 2023, dal 6 al 9 marzo, un evento che a tutti gli effetti risulta essere la conferenza sull'energia più importante al mondo. Questo perché parteciperanno all'evento gli amministratori delegati delle più grandi aziende che operano nel settore energetico a livello mondiale.

Nella lista degli invitati spiccano nomi come Bernard Looney, CEO di BP, Mike Wirth, CEO di Chevron, Wael Sawan, CEO di Shell, Patrick Pouyanné, CEO di Total Energies. E ancora, Sultan Ahmed Al Jaber, CEO di ADNOC e Presidente della Cop28 sul Clima, Josu Jon Imaz, CEO di Repsol e l'italiano Claudio Descalzi, CEO di Eni.

Tutte società che continuano a investire nei combustibili fossili e che sono coinvolte in oltre 200 progetti di espansione oil&gas in via di approvazione dal 2022 al 2025, in totale questi il loro impatto è equivalente alle emissioni di 77 nuove centrali a carbone.

Tutto ciò è riportato in un'inchiesta, che mostra come queste "bombe di carbonio" arriverebbero a inquinare 650 miliardi di tonnellate di CO2, ovvero circa venti volte le emissioni che vengono prodotte attualmente all'anno.

Le stesse aziende che si riuniscono per parlare di geopolitica dell'energia e di transizione energetica (non viene quasi mai, se non per nulla, menzionato il termine "ecologica").

Al summit parteciperà anche l'inviato speciale per il Clima degli Stati Uniti John Kerry. Quindi, se da una parte i leader internazionali si riuniscono ogni anno nel corso delle Conferenze delle Parti (Cop), dall'altra fanno lo stesso gli amministratori delegati delle grandi società energetiche.

"Siamo lieti di accogliere nuovamente il Segretario Kerry tra gli illustri relatori della CERAWeek organizzata da S&P Global (una società americana che si occupa di consulenza finanziaria e di analitica Ndr)", ha detto Daniel Yergin, vicepresidente di S&P Global e presidente della conferenza.

E ha poi aggiunto: "In un momento in cui la geopolitica sta rimodellando il panorama energetico globale come mai prima d'ora e le preoccupazioni per la sicurezza energetica e climatica sono in primo piano, le sue conoscenze e la sua esperienza agli epicentri della politica internazionale e della diplomazia climatica globale saranno un contributo importante e tempestivo ai dialoghi critici che si svolgeranno alla conferenza di quest'anno", ha concluso Daniel Yergin.

Ceraweek 2023

Con il titolo  "Navigating a Turbulent World: Energy, Climate and Security", durante il summit si parlerà di come  affrontare quest'epoca di incertezza e di cambiamento globale, ma soprattutto di quali sfide e opportunità si celano dietro alla transizione energetica.

Si riuniscono quini i leader dell'industria energetica mondiale, gli esperti, i funzionari governativi e i responsabili politici, oltra ai leader delle comunità tecnologiche, finanziarie e industriali, come per esempio Rajiv J. Shah, presidente della fondazione Rockefeller.

Per quattro giorni quindi si terranno una serie di incontri volti a capire come farà l'industria ad affrontare questo periodo di instabilità politica mondiale e a guidare la transizione globale verso un futuro sostenibile, sicuro, abbondante e conveniente.

Basta leggere il programma del summit per capire come l'approccio alle questioni ambientali sia totalmente differente da quello che viene proposto dalle associazioni e dai movimenti ambientalisti. "L'industria energetica mondiale ha assunto un nuovo imperativo: costruire un sistema che sia in egual misura sicuro, sostenibile e conveniente, per soddisfare la domanda globale di combustibili che alimentano l'economia mondiale e allo stesso tempo progettare questo sistema per rimediare al cambiamento climatico", si legge tra i punti del programma. Insomma la transizione si farà, ma a stabilire come in quanto tempo sarà l'industria energetica mondiale in base al mercato (che è la stessa che per anni ha investito nei combustibili fossili).

Ci si interroga addirittura se il gas naturale possa avere un nuovo futuro e nel mix energetico si parla di idrogeno, nucleare e biogas, senza menzionare in questo passaggio le rinnovabili.

Si fa riferimento alle manovre dei governi nel settore finanziario, che come abbiamo detto è uno dei più inquinanti al mondo perché finanzia progetti legati ai combustibili fossili. Finanziamenti che gli speaker del summit definiscono invece "necessari mentre l'economia globale si trova ad affrontare i venti contrari dell'alta inflazione, del rallentamento della crescita e dell'aumento del rischio di instabilità geopolitica".

Inoltre, a differenza delle Cop e delle Nazioni Unite, che invece cercano di mettere le popolazioni al centro del dibattito, affinché la transizione energetica ed ecologica non avvenga senza la consapevolezza e il coinvolgimento dei singoli.