
Se la chiamano la regina delle spezie ci sarà un motivo. Il successo della curcuma si deve soprattutto alle sue molteplici proprietà terapeutiche. L'elenco delle virtù della curcuma è piuttosto lungo e non a caso viene considerata un "superfood". Puoi considerarla a tutti gli effetti un valido alleato per mantenerti giovane e in forma, ovviamente se il suo consumo è aggiunto a una dieta sana ed equilibrata.
La curcuma è considerata un autentico anti-age per il suo potere antiossidante: da una parte rafforza il sistema immunitario, dall'altra contrasta l'azione dei radicali liberi e l'invecchiamento cellulare, mantenendo la pelle giovane. Non solo, la curcuma ha anche proprietà antinfiammatorie e perfino antitumorali e può dare un supporto nel tenere lontane patologie come diabete e obesità. Aggiungere un pizzico di curcuma ai tuoi piatti contribuisce alla diminuzione di zuccheri nel sangue e all'aumento del colesterolo "buono" HDL, a scapito di quello "cattivo" LDL.
Non è finita qui. La curcuma aiuta a combattere la sindrome metabolica e fa bene al fegato, favorendo la produzione di bile e il suo deflusso verso l’intestino. Tant'è vero che la curcuma è consigliata per chi vuole dimagrire e riequilibrare la salute intestinale. Ricordiamo che le tisane e gli infusi che hanno tra i loro ingredienti la curcuma oppure il famoso golden milk (bevanda a base di curcuma e latte, vaccino o vegetale a seconda delle preferenze), oltre a essere indicati tra i rimedi naturali contro i dolori articolari e gli altri sintomi del raffreddore, sono considerati utili per migliorare la digestione.
Insomma, affermare che la curcuma sia un elisir di lunga vita non è poi così un'esagerazione. Ma, come in tutte le cose, attenzione! La dose consigliata da assumere quotidianamente per poter beneficiare al meglio delle proprietà di questa spezia si aggira intorno ai 3 grammi (l'equivalente di un cucchiaino, se la consumi in polvere). Il consumo eccessivo di curcuma potrebbe causare disturbi gastro-intestinali: nausea, diarrea, meteorismo. Se soffri di calcoli biliari, infine, è meglio se ne stai proprio alla larga.