La Legge del Distacco: come può aiutarci a combattere ansia e insoddisfazione

La Legge del Distacco è uno dei pilastri del buddismo e sostiene che per ottenere qualcosa, dovrai prima distaccarti dall’ansia di possederla. Sembra complicato, vero? In effetti non è così semplice mettere in pratica questa filosofia, ma è molto utile per avere un atteggiamento più rilassato e positivo di fronte a quello che ci accade.
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Dott.ssa Samanta Travini Psicologa Psicoterapeuta
13 Marzo 2022 * ultima modifica il 13/03/2022

Un turista americano viaggiò fino a Calcutta, con il solo scopo di visitare un famoso saggio. Il turista si sorprese nel vedere che il saggio viveva in una stanza molto semplice ma piena di libri. Gli unici mobili erano un letto, un tavolo e una panca.

"Dove sono i suoi mobili?" chiese il turista.

E il saggio gli chiese a sua volta: "E dove sono i tuoi?"

"I miei?", rispose il turista sorpreso: "Ma io sono qui solo di passaggio!"

"Anche io", concluse il saggio.

Questa storia breve rappresenta perfettamente uno dei pilastri del buddismo, filosofia alla quale ha attinto recentemente la Psicologia: il distacco emotivo, che è una delle principali vie per raggiungere la pace spirituale, il benessere e la felicità. Tuttavia, è anche una delle leggi più difficili da mettere in pratica.

Cos’è la Legge del Distacco

La Legge del Distacco afferma: "Per acquisire qualcosa nell'universo fisico, è necessario rinunciare all'attaccamento, essere distaccati dalla brama di possederla".

La Legge del Distacco funziona in armonia con le altre sei leggi universali: la Legge di Attrazione, la Legge di Creazione Intenzionale, la Legge del Permettere e La Legge di Abbondanza (o di Sufficienza) e la Legge della Pura Potenzialità e la Legge di Polarità.

Questa legge afferma che per ottenere qualcosa nel mondo fisico, devi rilasciare il tuo attaccamento a questa cosa. Puoi avere il tuo desiderio e l’intenzione di crearla, ma rinunci al tuo attaccamento e confidi nel fatto che l’Universo te la porterà, se è per il tuo più alto bene. Questa legge ci insegna a compiere i passi necessari per conquistare i nostri sogni e trovare sicurezza nella saggezza dell’incertezza, lasciando andare ogni attaccamento al risultato. Un passo essenziale per raggiungere i nostri obiettivi.

La prima legge del distacco invoca un principio fondamentale della crescita personale: la responsabilità. Ognuno di noi è artefice della propria esistenza e ciò richiede coraggio. Significa che dobbiamo distaccarci dalle opinioni altrui, dal bisogno di essere riconosciuti, dall’approvazione esterna per portare avanti decisioni, sogni o progetti.

Come funziona

Scopo ultimo di tutti gli uomini è essere felici. Tale felicità se viene cercata al di fuori di noi, quindi nel possesso di oggetti o nella sperimentazione di determinate situazioni, diventa fonte inesauribile di stress e insoddisfazione: fino a che non ho quello che voglio, mi sentirò ansiosa di ottenerlo. E più sperimenterò ansia e frustrazione, più attrarrò lo stesso: ansia e insoddisfazione!

Ecco perché è importante provare a vivere distaccati dal risultato di ogni situazione che sperimentiamo. Dobbiamo imparare a vivere con l’impegno per migliorare il nostro futuro, ma restando focalizzati sul momento presente. In altre parole, muoversi verso quello che si desidera distaccandosi emotivamente dal risultato finale. Non significa rinunciare ai nostri obiettivi, non dobbiamo rinunciare all’intenzione, ma piuttosto all’interesse per il risultato.

Questo ci permetterà di adottare un atteggiamento più rilassato, e anche se può sembrare un controsenso, in questo modo ci risulterà più facile ottenere ciò che vogliamo. Questo perché il distacco si basa nella fiducia nelle nostre potenzialità, mentre l’attaccamento si basa nella paura della perdita e nell’insicurezza.

Laureata in psicologia clinica dello sviluppo e neuropsicologia, si occupa di sostegno psicologico per individui, coppie e famiglie con particolare attenzione altro…