La paura della morte (o tanatofobia): come riconoscerla e come superarla

La paura della morte è un sentimento comune a tutti gli esseri umani, ma quando diventa preponderante al punto da compromettere la vita di tutti i giorni si parla di tanatofobia. Come si può superare per evitare che diventi invalidante?
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Dott.ssa Samanta Travini Psicologa Psicoterapeuta
3 Novembre 2023 * ultima modifica il 03/11/2023

La paura di morire è propria dell’uomo ed è diretta conseguenza della consapevolezza della nostra esistenza.

Fino ai tre anni i bambini non conoscono la morte e iniziano, intorno ai dieci undici anni, ad accettare l’idea che tutti dobbiamo morire.

La paura della morte è normale e tutti noi la sperimentiamo, ma quando compromette la nostra vita  si parla di tanatofobia o fobia della morte.

La tanatofobia spesso cela altre paura come la paura di lasciare i figli, o la paura di morire giovani, la paura di soffrire e la paura di cosa avviene dopo la morte. Inoltre possono esserci anche paure più specifiche come la paura di morire nel sonno, la paura di morire di infarto, la paura di morire durante il parto, la paura di morire avvelenati, la paura di morire di tumore e così via.

Quali sono i sintomi che si manifestano?

La tanatofobia è una fobia specifica e la persona che ne soffre ha i seguenti sintomi:

  • Pensieri e preoccupazioni costanti sulla morte
  • Evita situazioni o conversazioni sulla morte
  • Ansia e attacchi di panico
  • Agitazione, sudorazione e vertigini
  • Pensieri ossessivi
  • Pensieri di solitudine
  • Vampate di calore
  • Pianto e disperazione
  • Attacchi di rabbia
  • Mancanza di respiro
  • Cuore accelerato
  • Nausea, mal di stomaco, mal di testa
  • Affaticamento o insonnia.

Perché si ha paura della morte?

I motivi che portano a temere la morte sono molteplici. In primis vi è il non godere di buona salute ed avere delle malattie che aumentano il rischio di morte. Anche l’aver vissuto esperienze traumatiche che ci hanno messo in pericolo potrebbe incidere. Così come l’aver amici o parenti che stanno affrontando la morte.

Vi è poi una questione anagrafica, sembrerebbe infatti che i giovani abbiano maggiormente paura della morte e che tale timore tende ad alleviarsi con il passare degli anni.

La fobia della morte è inoltre dettata dall’ignoto: a cosa succederà dopo la morte e alla consapevolezza di abbandonare tutto ciò che si è costruito nella propria vita.

Infine possiamo trovare la paura di morire in vari disturbi, come per esempio nel disturbo narcisistico di personalità e si manifesta nel momento in cui la persona sperimenta un senso di vuoto dovuto dalla mancanza di ammirazione dell’altro. Nel disturbo dipendente di personalità si manifesta nel momento in cui si perde la persona su cui si fa affidamento e si teme la morte in quanto è una situazione da affrontare soli. Inoltre negli attacchi di panico in cui la persona può temere di perdere il controllo, di impazzire o di morire. Infine nei soggetti che soffrono di ipocondria o altre fobie.

Come superare la paura della morte

Per cercare di gestire la paura della morte è importate esercitarci a stare nel qui e ora, vivendo il presente, perché non possiamo in alcun modo controllare ciò che avverrà nel futuro né tanto meno la morte.

È inoltre importante fa spazio alle emozioni spiacevoli che possiamo provare, riconoscendo che sono normali e lasciandole passare da sole.

La paura della morte deve fungere da motivatore per godere della vita e per seguire abitudini più sane. Allo stesso modo dobbiamo imparare ad essere grati della nostra vita e cercare di realizzare quello che ci rende felici.

Fare ricerche su ciò che la morte comporta, sia da una prospettiva scientifica, filosofica o religiosa e parlarne può anche essere un buon modo per affrontare la fobia della morte. Questo perché molto spesso la paura è dettata dal fatto che la morte è un tabù di cui non si può parlare.

Se la paura di morire è così intensa da interferire con la routine, è consigliabile chiedere aiuto a un professionista della salute mentale. In tutti gli altri casi, una certa dose di paura è normale.

Laureata in psicologia clinica dello sviluppo e neuropsicologia, si occupa di sostegno psicologico per individui, coppie e famiglie con particolare attenzione altro…